Si è svolto mercoledì 10 aprile a Mango un incontro informativo relativo al settore agricolo e al rapporto tra aziende e lavoratori, in seguito al recente Protocollo d’intesa firmato presso la Prefettura di Cuneo per creare un sistema di organizzazione, di gestione e di controllo su questa realtà che interessa molto anche il territorio del Moscato d’Asti, un progetto che vuole prevenire situazioni di sfruttamento lavorativo e promuovere invece il lavoro regolare per i lavoratori agricoli stagionali.
All’appuntamento erano presenti diversi sindaci e Amministratori comunali, ed è stata importante anche la partecipazione degli agricoltori, che hanno riempito la sala incontri, oltre a rappresentanti di cooperative, mediatori culturali e Consorzio di Tutela dell’Asti e del Moscato d’Asti. Ma ricca e importante è stata anche la presenza di relatori, invitati dal vicensindaco di Mango, Damiano Ferrero, che ha organizzato l’evento; tra questi Osvaldo Milanesio, funzionario della Regione Piemonte; Piertomaso Bergesio, segretario generale di CGIL Cuneo; Marco Beltramo, FLAI CGIL Cuneo; Manuela Negro e altri responsabili del Centro per l’impiego di Alba-Bra; Valentina Ambu e Federica Saglia della Cooperativa Alice, Ivana Scaglia della Compagnia Iniziative Sociali.
Nel discorso introduttivo del vicesindaco di Mango, Damiano Ferrero, la spiegazione dell’importante azione che è stata varata dalla Prefettura di Cuneo, che coinvolge gran parte delle Amministrazioni comunali del nostro territorio, la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo, tutti gli enti sopra citati, il Consorzio Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani, Associazioni di categoria e Organizzazioni sindacali.
Il documento, sottoscritto qualche giorno fa, rappresenta la partenza di un progetto che non sarà di semplice attuazione, ma che è necessario affrontare fin da subito, per facilitare i rapporti tra le aziende agricole e i braccianti che vengono assunti direttamente o attraverso le numerose cooperative di lavoratori; rapporti che, con l’intervento degli enti sopra citati e presenti all’incontro, possono avere importanti facilitazioni sotto diversi aspetti, che riguardano le assunzioni, il controllo e la gestione, anche attraverso una copertura finanziaria che proviene dal progetto “Common Ground”. Ognuna di queste realtà svolge compiti che infine si collegano insieme creando una rete, che comprende la ricerca dei lavoranti e la loro assunzione, offrendo consulenze, interazioni e monitoraggio, soddisfacendo richieste di unità abitative al bisogno (con i costi coperti dalle risorse previste), e infine l’intervento di mediatori culturali per facilitare il dialogo con i lavoratori stranieri.
Molto importante sarà anche il coinvolgimento delle associazioni di categoria, nella loro funzione di assistenza alle aziende. Si vuole quindi, tutti insieme, allestire un sistema funzionale, organizzato e soprattutto regolare. In questo contesto risultano importanti anche le posizioni dei Comuni che – dice il vicesindaco Ferrero – non saranno mai complici di chi sfrutta i lavoratori, cercando quindi di evitare si verifichino realtà e condizioni che sfociano ad esempio nel caporalato, ultimamente anche raccontante su importanti testate giornalistiche, minando la qualità del nostro lavoro agricolo e la fotografia della nostra terra.