70° anniversario dell’eccidio di Carignano, anche Bra ha pagato il suo prezzo

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L’assessore comunale Fabio Bailo ha partecipato alle cerimonie organizzate dal Comune di Carignano in ricordo dei giustiziati di Pilone Virle

Mercoledì 10 settembre 2014 – 10.45

Non ebbero la possibilità di scrivere un messaggio d’addio e neanche di ricevere i conforti religiosi. L’esposizione dei loro corpi fino a sera, come monito alla popolazione e macabro rituale di esibizione della violenza.

Della tragica fine degli otto giustiziati alla forca di Carignano rimane la relazione stilata dal dottor Pier Luigi Vigada, ufficiale sanitario del Comune del torinese, costretto a presenziare alle otto impiccagioni effettuate il 7 settembre 1944 dai nazisti in località Pilone Virle.  Fra le otto vittime, anche tre partigiani della XIIa Divisione partigiana Bra, Leonardo Cocito, Marco Lamberti e Giorgio Porello.

 

Una delegazione di parenti dei tre combattenti, insieme all’assessore comunale alla Cultura della città di Bra, Fabio Bailo e al consigliere provinciale Pio Giverso, ha partecipato nella serata di domenica 7 settembre 2014 all’iniziativa in ricordo della drammatica pagina di storia resistenziale organizzata dal Comune di Carignano in collaborazione con l’A.N.P.I., sezione Martiri di Pilone Virle, e l’associazione onlus “Nessun uomo è un’isola”.

 

La cerimonia è iniziata alle ore 21, quando gli amministratori comunali di Carignano, Bra e Caramagna Piemonte hanno guidato una fiaccolata che ha attraversato la città partendo dalla centrale piazza San Giovanni con arrivo a Pilone Virle dove si è esibita la banda musicale di Santena. Subito dopo è intervenuto il presidente dell’Istituto storico della Resistenza di Cuneo Livio Berardo che ha delineato la vicenda storica ed umana degli otto giustiziati.

 

Ieri, lunedì 8 settembre 2014, alle ore 20:45 il programma è proseguito a Torino con l’esibizione della Corale Carignanese presso le ex carceri “Le Nuove” con sede in via Paolo Borsellino, dove furono segregati gli otto partigiani prima di essere giustiziati alle forche di Carignano.
Ad illustrare il programma della serata il professor Felice Tagliente, presidente dell’associazione onlus “Nessun uomo è un’isola” che con i suoi volontari gestisce il Museo del Carcere “le Nuove”, visitabile ogni giorno, compresa la domenica, dalle ore 15 alle 17.

 

A concludere l’iniziativa, alle ore 22:30 una fiaccolata notturna lungo il percorso storico museale dell’ex carcere torinese, al termine del quale sono state scoperte le otto fotografie in ceramica dei giustiziati di Pilone Virle, i partigiani Cossu Antonio, nato a Nule (Sassari) nel 1921, residente a Nule; Cocito Leonardo, nato a Genova nel 1914, residente a Bra; De Zardo Liberato, nato a Catania nel 1893, residente a Sanfrè; Portigliatti Guido, nato a Avigliana nel 1925, residente a Avigliana; Mancuso Pietro, nato a Palermo nel 1920, residente a Milano; Brugo Giorgio, nato a Romagnano Sesia nel 1924, residente a Romagnano Sesia; Porello Giorgio (Gino), nato a Cherasco nel 1920, residente a Bra; Lamberti Marco, nato a Bra nel 1915, residente a Caramagna Piemonte.
Nelle cerimonie sono stati coinvolti i parenti dei giustiziati, i Comuni di nascita o di residenza dei Caduti di Pilone Virle, l’Associazione nazionale Partigiani d’Italia e la Federazione Italiana Volontari della Libertà.

 

cs