Il Consiglio direttivo della Fidas Monregalese ha eletto la Dottoressa Jolanda Fenoglio come nuova presidente dell’associazione dei donatori di sangue. Insieme a lei sono stati scelti Elena Zampino e Claudio Re come vicepresidenti e Marina Bassino come tesoriera. Il nuovo direttivo era stato eletto il 7 aprile e la scorsa settimana si è riunito per eleggere le diverse cariche. Jolanda Fenoglio, votata all’unanimità, è stata per 15 anni primario del centro trasfusionale dell’Ospedale Regina Montis Regalis di Mondovì ed ora rappresenterà l’associazione per i prossimi 4 anni. Negli anni di servizio è stata inoltre nominata primario emerito dal Direttore Generale. Nel direttivo sono invece stati eletti Massimo Botto, Jolanda Fenoglio, Claudio Re, Elena Zampino, Caterina Cuniberti, Francesca Bertazzoli, Marina Bassino, Cinzia Forte, Simone Benedetto, Giacomo Galliano, Alain Dho, Pietro Baravalle, Clara Mantelli, Marco Michelotti, Gabriella Spotti, Anna Beccaria, Diego Porta, Federica Salerno, Sabrina De Murtas, Ivano Basso, Loredana Sicuro e Luca Pasquetti. Dopo 11 anni da presidente, passa il testimone Mauro Benedetto che continuerà però a ricoprire la carica di Consigliere nazionale della Fidas con delega alla formazione. A lui va il ringraziamento di tutta l’associazione per il notevole impegno e lungimiranza dimostrati in questi anni. “ Sono molto onorata per questa carica. – spiega la presidente Jolanda Fenoglio – Dopo la pensione ho voluto dedicarmi alla mia famiglia senza dimenticare il mio passato professionale che ho sempre svolto credendo in quello che facevo e con grande passione. Per questo ho scelto di diventare volontaria della Fidas, una realtà che conoscevo per gli ottimi rapporti intessuti con il centro trasfusionale. Nei prossimi anni mi piacerebbe concentrarmi sulla prevenzione della salute, un argomento legato a doppio filo alla donazione di sangue. Ringrazio il presidente uscente Mauro Benedetto per avermi trasmesso il testimone di un’associazione sana, dove ogni gruppo lavora con efficienza e professionalità”.