L’Azienda Sanitaria Locale Cuneo 2 Alba-Bra si aggiudica il bando “Roche per la ricerca clinica – A supporto delle figure di Data Manager e Infermieri di Ricerca” con il progetto ‘Radioterapia stereotassica prostatica con o senza terapia di deprivazione androgenica, uno studio randomizzato controllato di fase III (trial SPA)’ selezionato e valutato da Fondazione Gimbe, in qualità di ente esterno garante di indipendenza e terzietà.
Con un investimento complessivo di 300 mila euro per il finanziamento di 10 borse di studio destinate ad altrettante figure di data manager e infermieri di ricerca, il bando ha destinato 30mila euro allo studio di fase III randomizzato in aperto, volto a testare, in termini di sopravvivenza libera da progressione biochimica (bPFS) e qualità di vita, la combinazione radioterapia (RT) stereotassica+6 mesi di terapia di deprivazione androgenica (ADT) contro sola radioterapia in pazienti con carcinoma prostatico a rischio intermedio sfavorevole e un sottogruppo ad alto rischio.
L’ASL CN2 vince il bando con uno studio clinico incentrato sulla Radioterapia oncologica. La dottoressa Alessia Reali, Responsabile della Struttura di Radioterapia, affiancata dal data manager dottor Edoardo Franchi, detentore della borsa di studio finanziata dal bando, seguiranno lo studio clinico per verificare che la combinazione di radioterapia stereotassica e terapia di deprivazione androgenica dimostri un tasso di sopravvivenza libera da progressione biochimica superiore del 10% a 5 anni rispetto alla sola radioterapia stereotassica. La dottoressa Reali ha commentato: “Lo studio SPA-TRIAL è stato attivato presso la nostra ASL a febbraio 2023. Grazie a questa partecipazione come centro satellite, lo studio sta consentendo ad una parte dei nostri pazienti con tumore della prostata localizzato a rischio intermedio sfavorevole candidati al trattamento radioterapico primario stereotassico, di poter essere trattati anche con 6 mesi di terapia di deprivazione androgenica. Dallo studio ci aspettiamo un miglioramento in termini di sopravvivenza libera da progressione biochimica nel braccio sperimentale e un eventuale miglioramento nel controllo locale e regionale della malattia”.
La Responsabile della Struttura Progetti, Ricerca e Innovazione presso l’ASL CN2, la dottoressa Giuliana Chiesa, promotrice della partecipazione al bando, ha spiegato: “Per noi questa è una grande opportunità, prima di tutto perché l’ASL CN2 si sta approcciando alla ricerca clinica solo da qualche anno e acquisire una ulteriore figura a supporto della ricerca crea un valore aggiunto, garantendo elevata qualità nel coordinamento degli studi clinici”.
L’ASL CN2 gestisce i servizi sanitari nei 75 comuni del comprensorio di Alba e Bra e sviluppa continue alleanze e sinergie con le altre Aziende Sanitarie del territorio, con le istituzioni e i soggetti sociali locali, dando valore al capitale dei professionisti e il loro impegno nel fornire prestazioni di eccellenza. Persegue anche l’obiettivo di divenire centro di eccellenza di ricerca clinica, con particolare attenzione nell’area della nutrizione.
“Siamo onorati di ricevere questo significativo contributo, che rappresenta per noi un risultato prestigioso. Ringraziamo Roche per il riconoscimento ed il sostegno non vincolante, che evidenzia ancora una volta quanto questo tipo di collaborazione concreta da parte del settore privato, unitamente a quello dei singoli cittadini, costituisca un sostanziale aiuto all’organizzazione sanitaria pubblica per la conduzione ottimale dei servizi – ha dichiarato il dottor Massimo Veglio, Direttore Generale ASL CN2 – Ottenere finanziamenti e, tramite questi ultimi, acquisire personale aggiuntivo in supporto alla ricerca rende infatti possibile condurre attività collaterali al mandato delle aziende sanitarie pubbliche, ma indispensabili per rendere attrattive le stesse per professionisti e pazienti. Nello specifico del progetto, questo risultato è particolarmente significativo perché va a contribuire all’attività scientifica della Struttura di Radioterapia dell’Ospedale Michele e Pietro Ferrero che, pur essendo stata inaugurata solo nel 2021, ha già preso in carico oltre 870 pazienti ed è già attiva nella partecipazione a numerosi studi di ricerca”.
Dal lancio, Roche Italia ha stanziato 1 milione 300mila euro per 46 borse di studio destinate a data manager e infermieri di ricerca. Allargando il focus a tutti i bandi dedicati all’innovazione in Ricerca e ai servizi in tutte le aree terapeutiche a supporto di enti e Associazioni Pazienti, sono oltre 10 i milioni di euro stanziati dall’Azienda e dalla sua Fondazione negli ultimi anni.
“La nostra missione è lavorare oggi su ciò di cui i pazienti avranno bisogno domani – ha commentato Anna Maria Porrini, Direttore Medical Affairs & Clinical Operations in Roche Italia – In queste parole c’è l’essenza del nostro impegno quotidiano, fatto da una parte di innovazione, sia essa terapeutica o di servizi e, dall’altra di collaborazione con tutta la rete di interlocutori dell’ecosistema. Queste sono le fondamenta sulle quali costruire per affrontare le sfide di salute dei nostri tempi e per creare beneficio ai pazienti e alle loro famiglie nell’ottica della sostenibilità. Come Roche, lavoriamo da sempre su questi fronti e i bandi sono uno dei modi che abbiamo per rendere concreto questo impegno”.
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