Ultima fermata si chiude a Tortona l’avventura della D

La squadra langarola resiste fino allo scadere del primo tempo, Robotti e Toniato firmano il verdetto

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L’Alba Calcio, dopo una sola stagione, saluta il campionato di Serie D, la sconfitta decisiva nel turno play-out con i bianconeri del Derthona. La squadra tortonese, avanti di una lunghezza al termine della prima frazione, chiude la pratica e si garantisce la permanenza per il quarto anno consecutivo nel quarto campionato nazionale nei primi minuti del secondo tempo.
Al Fausto Coppi di Tortona, davanti a circa mile spettatori, va in scena il più classico dei “win or go home” con i padroni di casa che, visto il miglior piazzamento al termine della stagione regolare, hanno a disposizione 2 risultati su 3. I langaroli arrivati in terra alessandrina con il bel successo esterno di Pinerolo (0-2) sono consapevoli della difficoltà dell’ostacolo, ma vogliono giocarsi al meglio le proprie carte salvezza.
La sfida diretta da Stefano Striamo di Salerno comincia con i Leoncelli in avanti, non in grado però di sfruttare con le proprie torri i due corner conquistati nelle prime battute. Il primo quarto d’ora del soleggiato e caldo pomeriggio è comunque all’insegna della tattica con le due contendenti che, vista la posta in palio, prestano attenzione a non esporsi troppo. La prima vera e propria occasione da taccuino arriva al 18’ con La Cava che cerca con un interessante cross un compagno di squadra appostato in area senza però riuscirci. Il tandem Saccà-Procopio, 5 minuti più tardi, fa tremare i tifosi ospiti e la porta difesa da Ribero: il suggerimento dalla banda di destra del numero 9 viene girato di testa dal 3, la palla però non trova il fondo del sacco, ma si stampa sul legno. La Cava si rende pericoloso alla mezzora, ancora in gioco aereo, ma la sfera non centra i pali e si spegne sul fondo. Sui titoli di coda dei primi 45 minuti, l’ex Milan Robotti fa saltare l’equilibrio con un diagonale su cui il giovane estremo difensore cuneese non riesce a opporsi. Le squadre vanno così negli spogliatoi sul parziale di 1-0.
Gli uomini di Fabrizio Viassi hanno, subito dopo il giro di boa, l’opportunità di impattare e riaprire ogni discorso, ma capitan Galasso non riesce a realizzare. Spinto dai tanti supporter, il Derthona è cinico e spreca praticamente nulla. Il 2-0 viene confezionato da Toniato che, in area, converte in gol l’assistenza di Procopio. La prima gioia stagionale del classe 2004, cresciuto nel vivaio del Genoa, è una doccia ghiacciata per la squadra presieduta da Giovanni De Bellis. La montagna da difficile da scalare diventa praticamente impossibile quando, al 60’, Robotti scrive per la seconda volta nel pomeriggio il proprio nome sul tabellino dei marcatori. Il pubblico locale inizia così a pregustarsi con largo anticipo la salvezza. L’Alba Calcio non si arrende, ma Sattanino disinnesca il tentativo di Yanken Yanken. Il Derthona, forte delle tre lunghezze di vantaggio, gioca sul velluto e può festeggiare al triplice fischio del direttore di gara la vittoria più importante della stagione 2023-24. Per il secondo anno consecutivo, i bianconeri ottengono il diritto di partecipare alla Serie D passando dalla prova dei play-out. Deve invece salutare il palcoscenico nazionale il giovanissimo club guidato da Viassi.
L’Alba Calcio, dopo la vittoria del massimo campionato piemontese, era chiamata a un’altra impresa, ma il livello delle avversarie e qualche errore legato soprattutto alla giovane età non le hanno permesso di raggiungere la salvezza. La sfortuna di aver perso, praticamente ai nastri di partenza, per infortunio Leonardo Di Salvatore (tornato a disposizione solo nel finale) ha pesato nell’economia della stagione. Negli occhi e nel cuore di società e tifosi rimangono comunque tanti bei ricordi da cui ripartire per continuare a scrivere pagine importati: su tutti sicuramente i primi 3 punti conquistati in trasferta a Gozzano e i derby vinti all’Augusto Manzo con Bra e Asti.
Al termine dell’ultima gara, Viassi si è detto dispiaciuto per l’epilogo e, addentrandosi nella partita, ha riconosciuto i meriti degli avversari capaci di sfruttare alla perfezione i momenti. Il più grande rammarico per l’esperto tecnico rimane quello di non aver centrato, durante l’anno, alcuni risultati che avrebbero permesso ai suoi di concludere di qualche posizione avanti.