“La musica, come la vita, si fa insieme”, diceva il compianto Ezio Bosso. Questo è lo spirito che ha animato il pomeriggio di domenica 12 maggio all’Auditorium Civico quando è andato in scena il concerto (da tutto esaurito) “Insieme con la musica” che ha visto l’unione del Coro degli Afasici “Enrico Catelli” di A.L.I.Ce. Cuneo Odv Ets col Coro di voci bianche “Insieme con le note” dell’Istituto comprensivo di Bernezzo. I cori riuniti sono stati diretti dai musicoterapisti Margherita De Palmas e Maurizio Scarpa con i docenti Diego Longo e Roberto Fresia. Ad accompagnare l’ensemble vocale, i musicisti della Fondazione Fossano musica, Diego Arese, Mario Crivello, Chiara Rosso, Samuele Tassinari e Dario Lìttera. Il Coro degli Afasici è un progetto di terapia ed empatia che permette alle persone che subiscono patologie come l’ictus e più in generale cardio-cerebro-vascolari, e che soffrono di afasia (perdita della parola) di recupere la capacità di comunicazione attraverso il potere della musica che cura. Un curare, ma anche un prendersi cura, grazie al gruppo di mutuo aiuto che il coro rappresenta. Una “grande famiglia allargata” coi familiari, i caregiver e i tanti volontari, vero motore di una associazione non profit. Il progetto infatti è gratuito, reso possibile dalle tante realtà, persone, enti, Istituzioni e Fondazioni che lo sostengono. Per informazioni e libere partecipazioni: www.alicecuneo.it – [email protected] – telefono 333 745 8606. È possibile sostenere i progetti della associazione attraverso il 5×1000, scrivendo il codice fiscale 96067980043 nella dichiarazione dei redditi.
Domenica era anche la Festa della Mamma, occasione perfetta per festeggiare il compleanno di A.L.I.Ce. Cuneo: 20 anni, per continuare a guardare insieme al futuro. “Un’associazione è in fondo un po’ come una mamma, che cura e si prende cura – ha detto il medico borgarino Giuseppe Bonatto, colpito lui stesso da ictus in giovane età, che ha deciso di fondare l’associazione nel 2004 -. Ringrazio tutte le persone che hanno creduto con me in questa avventura e ci permettono di continuare a vivere con fiducia e con speranza”. Bonatto oggi è presidente emerito, e con la moglie Graziella Alciati e i tanti amici di Borgo San Dalmazzo, ma non solo, porta avanti la lotta all’ictus, patologia che rappresenta la prima causa di disabilità in Italia e seconda di morte. L’associazione ha la sua sede a Borgo, ma si è diffusa su tutto il territorio provinciale, avendo sezioni anche a Fossano, Savigliano, Saluzzo e Alba-Bra Langhe e Roero.
Proprio per questo, i coristi del Coro degli Afasici, in Auditorium, provenivano da tutta la Granda, entusiasti di avere condiviso un percorso con i bambini della Scuola di Bernezzo. Un progetto dove la musica è stata un ponte: “La musica è il segreto, linguaggio universale, per dare una voce, a chi non può parlare”, diceva una delle canzoni – molto significativa – in scaletta. La musica per superare le fragilità, alla ricerca di nuove abilità e per favorire l’incontro inter-generazionale.
“Grazie al Comune di Borgo San Dalmazzo, alla sindaca Roberta Robbione e all’assessora Michela Galvagno; grazie al CSV di Cuneo che ci sostiene sempre e ci ha visto nascere, grazie all’Istituto comprensivo Duccio Galimberti di Bernezzo e alla dirigente Paola Demarchi, per aver creduto in questa iniziativa – ha detto la consigliera borgarina Graziella Alciati -. Vorremmo ringraziare anche tutti i familiari, i caregiver e i coristi, grandi e piccini; la dottoressa Luisella Cavallo, in rappresenta della Fondazione CRC e le ditte Dinobikes, Panificio Bosco, Dulcioliva S.r.l., Cioccolandia e Rivoira per le ottime mele”.
Ma il progetto del Coro degli Afasici, è davvero un progetto “corale” che gode del sostegno e supporto di tante realtà: “Doveroso anche estendere i nostri ringraziamenti – ha continuato Alciati – al dott. Ugo Dimanico, a Gianfranco Falco, al dott. Franza e Banca di Caraglio, alla Fondazione CRT, Fondazione CRF e CRF Spa, Fondazione CRS, CrSaluzzo, Cagnasso, Regione Piemonte, Associazione Alessio, Inalpi, Camera di Commercio, Lilt Cuneo-Saluzzo, Croce Bianca, Croce Rossa di Borgo San Dalmazzo con la presidente Serena Nuvola, i volontari Livio Massa e Gianfranco Vacchetta; Auser, Anfass, Avo, Misericordia, Lions Scarnafigi e Piana del Varaita, Atl Cuneese e Comuni di Bernezzo, Cuneo, Fossano, Alba, Bra, Savigliano e Saluzzo”.
Enrico Catelli era di San Rocco Castagnaretta, ed era un volontario della Croce Rossa di Borgo San Dalmazzo. Era un alpino e grande appassionato di canto che si era a sua volta appassionato al Coro degli Afasici, diventando membro stabile, paroliere, consigliere della associazione. Nel 2020, a 69 ani, è deceduto per Covid. Manca tantissimo a tutti, ma domenica (erano presenti i familiari in sala, con la moglie Susanna che ora ha preso il posto in associazione) avrà sicuramente cantato insieme al suo coro, da lassù, con i tanti amici e amiche che non ci sono più. Lo protegge e lo accompagna sempre. È sempre insieme a loro, e loro con lui, attraverso il Coro degli Afasici “Enrico Catelli”.
cs