È mattina quando una coppia di anziani coniugi residenti a Corneliano d’Alba riceve, al telefono, la terribile notizia di un incidente stradale nel quale sarebbe rimasto coinvolto il loro unico figlio a causa del quale il giovane rischierebbe il carcere: unica via d’uscita, secondo l’ignoto interlocutore al telefono, consegnare 7000 euro all’impiegata, ovviamente falsa, della compagnia assicurativa che, di lì a poco, si sarebbe recata presso la loro abitazione.
Malgrado lo sconforto i due anziani hanno avuto la lucidità di chiamare il datore di lavoro del figlio grazie al quale hanno scoperto che la notizia era falsa. A quel punto lo stesso figlio e il datore di lavoro si sono recati a casa dei due anziani da dove hanno chiamato i Carabinieri. Nel frattempo, però, la sedicente impiegata assicurativa era giunta a casa dell’anziana coppia ove l’ottantenne l’aveva comunque fatta accedere nel giardino ove le aveva detto di possedere il denaro necessario ma che glielo avrebbe consegnato solo in presenza dei Carabinieri. A quel punto la donna si è data immediatamente alla fuga ma i Carabinieri della locale Stazione sono arrivati sul posto prima che riuscisse ad allontanarsi fermandola senza che opponesse resistenza.
La truffatrice, una ventisettenne campana, è stata arrestata e dopo le formalità di rito è stata, dapprima, associata presso la Casa Circondariale di Torino a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti e, all’esito dell’udienza di convalida tenutasi presso il Tribunale di Asti, è stata scarcerata e sottoposta all’obbligo di presentazione alla P.G. presso il luogo di residenza ed al divieto di dimora nel Comune di Corneliano d’Alba.
Pochi giorni dopo, i Carabinieri della Compagnia di Alba, hanno fatto visita al coraggioso anziano, già vittima, peraltro, di un analogo episodio avvenuto due anni or sono, per ringraziarlo e complimentarsi per l’acume ed il coraggio manifestati.
La Provincia di Cuneo è, purtroppo, sovente teatro di episodi del genere, per arginare i quali il Comando Provinciale dei Carabinieri da almeno due anni è promotore di iniziative di sensibilizzazione che si affiancano agli incontri di prevenzione con gli anziani nella convinzione che solo l’informazione e la consapevolezza possono arginare il fenomeno.
Resta, in ultimo, da sottolineare come l’arrestata debba essere considerata, comunque, innocente sino all’emanazione di una sentenza definitiva di condanna a suo carico.