Nell’universo stellare di Hollywood prende piede una nuova tendenza: da Nicole Kidman a Natalie Portman, sempre più donne diventano anche produttrici di film
Attrice non convenzionale, abituata a ruoli speciali, e donna di grande personalità. Meryl Streep ha fatto un discorso semplice eppure al tempo stesso degno di nota in occasione della masterclass che ha tenuto al Festival di Cannes, quando ha avuto l’occasione di ripercorrere la sua carriera. È stata accolta sulla Croisette da una standing ovation al Debussy Theatre, subito dopo ha tenuto il suo discorso parlando tra le altre cose del lavoro delle sue colleghe: «Ci sono così tante donne – ha detto – che stanno producendo progetti destinati a sé stesse, è un fenomeno importante e devo ammettere che le ammiro davvero. Reese Witherspoon, Nicole Kidman e Natalie Portman… Tutte hanno la loro casa di produzione».
Meryl Streep, invece, ha spiegato di non essersi mai impegnata su quel fronte, per un semplice motivo. Perché essere madre di quattro figli e avere cinque nipoti è qualcosa che la impegna già moltissimo: «La mia casa di produzione è quella dei miei bambini. Ecco quello che ho prodotto. Il fatto è che non ho mai voluto essere alle prese con telefonate di lavoro dopo le sette di sera. Quindi non ho mai fatto la produttrice, non avrei potuto. Ammiro però chi lo fa. Per quanto mi riguarda, ho a disposizione solo un numero limitato di ore ogni giorno!».
Meryl è una donna come tante altre, che ha saputo portare avanti una carriera da protagonista del cinema mondiale ma che, al tempo stesso, ha continuato a vivere la sua dimensione umana e personale. Dedicare tempo alla famiglia non è stato facile per lei, avere a che fare con le faccende di tutti i giorni con tanti figli da accudire affrontando al tempo stesso la carriera di star del cinema. La Streep, vincitrice di otto Golden Globe, tre Oscar e tre Emmy, ha poi ispirato due dei suoi figli, Mamie e Grace, a scegliere la recitazione come impiego a tempo pieno. Louisa, invece, la figlia più giovane di Streep, è una modella che ha lavorato anche per Dior mentre suo figlio, Henry Wolfe, è un musicista professionista.
Sempre a proposito di donne, nel suo discorso tenuto alla rassegna francese Meryl ha inoltre ricordato che nel corso della carriera ha assistito a numerosi cambiamenti nel settore, anche se le è sembrato che la situazione della donna non sia del tutto cambiata in meglio. All’inizio della sua carriera, tuttavia, gli uomini avevano sicuramente più peso nelle negoziazioni, le donne praticamente venivano escluse da certe incombenze. Ha spiegato l’attrice: «I film sono una proiezione dei sogni delle persone, anche i produttori hanno sogni… Prima che le donne conquistassero una posizione negli studios, un ruolo che permettesse di esercitare il potere e quindi di dare il via libera alla produzione, nei film era davvero difficile che gli uomini si riconoscessero in una storia narrata da un punto di vista femminile… E non per una questione di soldi, semplicemente non lo capivano. Ora in questo caso le cose cominciano ad andare un po’ meglio».