Una solida visione imprenditoriale che diventa “modello” da imitare

Confapi Cuneo e la Rivista IDEA intraprendono un viaggio alla scoperta delle piccole e medie industrie della Provincia, focalizzando l’attenzione di questa prima tappa nel saluzzese

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Punto di riferimento per le pmi della provincia cuneese, l’associazione Confapi Cuneo rappresenta al meglio la cultura, la creatività e l’impegno imprenditoriale che costituiscono il motore trainante di una delle più importanti realtà industriali e di sviluppo economico del Paese, la Granda. Per conoscere meglio questo mondo, Rivista IDEA intraprende un viaggio alla sua scoperta, presentandone di volta in volta alcune eccellenze del territorio. In questa prima tappa è il turno del saluzzese, nel quale sono compresi Saluzzo, Torre San Giorgio, Moretta e altri centri, in cui spiccano numerose realtà imprenditoriali conosciute in tutto il mondo. Quest’area costituisce infatti un autentico punto di forza per l’intero tessuto economico della provincia, racchiudendo al suo interno i più svariati settori dell’industria. Dal commercio all’agroalimentare, dai servizi agli infissi, passando per il mondo dell’edilizia. A te­sti­moniare l’eccellenza produttiva c’è, ad esempio, la splendida realtà di Torre San Giorgio, piccolo comune con poco più di 700 abitanti e oltre 1.200 posti di lavoro. Come emerso da un’inchiesta economico-sociale realizzata di recente sul Corriere della Sera, infatti, grazie ad un forte legame con il territorio e ad una solida visione imprenditoriale, il piccolo centro ha finito per costituire un autentico modello. A trainarlo sono proprio cinque aziende, divenute ormai medie industrie, legate al mondo Confapi: Bertolotto Porte, Albertengo Panettoni, Mangi­mi Monge, Fercovit ed Esi del gruppo Idrocentro. Il “modello Torre San Giorgio” e la sua straordinaria efficacia possono essere estesi inoltre a tutta l’area industriale circostante, quella relativa a Saluzzo, Moretta e dintorni. Anche qui, infatti, le aziende associate a Confapi Cuneo rappresentano delle vere e proprie eccellenze, apprezzate e riconosciute come tali sul territorio nazionale e non solo. Tra queste si segnalano, nello specifico, le seguenti: Inalpi, Distribus, Effegi, Millone Serramenti, Pansa costruzioni, Eviso, Gd System, Supertino, Ambiente Servizi, Bruno, Nord Salse, Primac e Tonoli Spedizioni, Salghis calcestruzzi. L’affermazione del suddetto modello industriale è, come anticipato, dettato anche dal prezioso supporto che Confapi Cuneo fornisce alle pmi della Granda. L’obiettivo dell’associazione guidata dal presidente Massimo Marengo è, in questo senso, quello di accompagnare le aziende nel loro percorso di sviluppo imprenditoriale, offrendo loro servizi, formazione – erogata attraverso strutture e professionisti qualificati – e convenzioni esclusive. Il fondamentale sostegno di Confapi Cuneo è inoltre finalizzato a far sì che le realtà associate possano rivestire un ruolo di parte attiva nel complesso sistema delle relazioni economiche, sociali e produttive in cui operano, fornendo loro gli strumenti e le informazioni necessarie relative a scadenze, bandi, normative e opportunità di crescita tout court. Rivista IDEA ha intervistato alcuni dei principali protagonisti. Massimo Albertengo, Past President di Confapi Cuneo e attuale Presidente di Unionalimentari Confapi, che con la sorella Livia guida la Albertengo Panettoni, si è così espresso in merito: «Confapi è un’associazione che sta crescendo perché si è data una connotazione che va a rappresentare un tessuto produttivo, quello delle piccole e medie aziende, che attualmente non è ben rappresentato. A livello territoriale tendiamo tantissimo a fare networking, a far incontrare i nostri associati, in modo che possano collaborare. Ovvia­men­te – ha sottolineato – la zona di Saluzzo è centrale per il territorio. È importante che nelle cittadine principali della Granda, di cui Saluzzo fa parte, si creino degli indotti che poi noi come associazione dobbiamo cercare di far incontrare. Come Albertengo Panet­toni collaboriamo tanto con alcune realtà che sono associate a Confapi e in questo modo si crea una sinergia che favorisce noi e il cliente finale, privilegiando la qualità. Il ruolo di Confapi in questo senso è davvero molto efficace». Sull’importanza di fare rete ha battuto con insistenza anche Pierantonio Invernizzi, attuale Presidente Onorario di Confapi Cuneo, membro del Cda di Inalpi Spa: «La storia della mia famiglia e di Inalpi si è sviluppata in questo territorio al quale, da sempre, dedichiamo impegno e attenzione con il preciso obiettivo di sostenere, come imprenditori e cittadini, un’area estremamente importante della Granda. Un ragionamento che si riflette nell’intera provincia di Cuneo, dove la capacità di creare rete, per una crescita che coinvolga l’intero tessuto imprenditoriale, è davvero elemento unico e distintivo. Nella mia veste di Presidente Onorario di Confapi Cuneo, ma anche in quella di imprenditore, ho avuto modo di conoscere bene il percorso fatto dall’associazione per diventare sempre più elemento rappresentativo dell’imprenditoria cuneese, camminando al fianco delle aziende, con l’obiettivo di creare un network concreto e fattivo». Dello stesso avviso anche Oscar Pa­rola, fondatore dell’a­zi­enda Ambiente Ser­vizi, che fa dell’attenzione per la sostenibilità – tema caro a Confapi – uno dei suoi cavalli di battaglia: «Ambiente Servizi si occupa di raccolta, trasporto, gestione e recupero dei rifiuti, con l’obiettivo di restituire alle generazioni future un mondo più pulito. Nata nel 1991 dal sogno dei fondatori, risolve con prontezza ed efficacia le esigenze legate al recupero di rifiuti, garantendone una corretta gestione nel massimo rispetto dell’ambiente. La convinzione che sia essenziale agire in modo eticamente corretto, al fine di preservare il futuro dei nostri figli, ha spinto Ambiente Servizi ad implementare le attività in ottica Esg, creando il servizio EcoLogiCO₂: un’assoluta novità del settore. La sinergia con Confapi ci consente di ampliare le nostre conoscenze, la nostra rete di contatti e di accrescere gli stimoli e la condivisione di valori e idee».

Articolo a cura di Domenico Abbondandolo