“Dialoghi e altri sguardi. Il tempo della Comunanza”, a Saluzzo

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Arte e musica si fondono nella serata di inaugurazione della nuova mostra di Fondazione Garuzzo, “Dialoghi e altri sguardi. Il tempo della Comunanza”, a cura di Olga Gambari, un nuovo progetto espositivo sul tema della condivisione nato con l’intento di mettere in relazione alcuni dei lavori presenti nell’Esposizione e Collezione permanente con l’opera di nuovi artisti.

 

Fondazione Garuzzo, che dal 2005 promuove l’arte contemporanea nel mondo, sceglie per l’inaugurazione del 1° giugno di accostare al fascino dei nuovi lavori artistici quello delle creazioni musicali di Daniela Cattivelli e degli OZMOTIC, ospiti protagonisti della serata che si inserisce in Effetto Notte, la notte bianca che dà il via all’estate saluzzese.

Nella splendida cornice della Castiglia le note si amalgamano con la potenza espositiva delle opere d’arte in un dialogo affascinante e coinvolgente che vede alle ore 20 la performance Games after Lunch, il sonic act inedito di Daniela Cattivelli a cura di SONRO. Sovrapponendo ed elaborando suoni raccolti in contesti diversi, Cattivelli – sound artist e compositrice di musica elettroacustica – crea una partitura gestuale e sonora che riecheggia la stratificazione di significati della parola inglese game – traducibile oltre che con “gioco”, anche con “selvaggina” e con i verbi “manipolare” e “falsificare”.

Segue alle ore 21 l’esibizione live degli OZMOTIC, duo artistico formato da Riccardo Giovinetto e Simone Bosco che si è affermato in brevissimo tempo come una delle realtà più interessanti e avveniristiche del panorama elettronico italiano e internazionale mescolando arte digitale e improvvisazione. Inspirati alle sonorità contemporanee che provengono dalla techno ambient, mescolando paesaggi sonori e musica concreta con il glitch, l’IDM, il noise e il jazz gli OZMOTIC presenteranno il loro nuovo lavoro discografico “SENZATEMPO” in quadrifonia per un’immersione a 360 gradi nel suono.

 

La mostra di Fondazione Garuzzo “Dialoghi e Altri Sguardi. Il Tempo della Comunanza” a cura di Olga Gambari si configura come un’esplorazione, una raccolta di possibili articolazioni che il concetto di “comunanza” incarna, nel tentativo di restituire energia e pluralità a una parola chiave per il nostro presente e il nostro futuro perché legata al tema dei diritti dell’individuo e dell’ambiente. Essa accoglie i lavori di Elizabeth Aro, Maura Banfo, Silvia Beccaria, LETIA – Letizia Cariello, Gea Casolaro, Laura Castagno, Enrico T. De Paris, Mariana Ferratto, Pierluigi Fresia, Marta Jorio (su invito di Stefania Galegati), Paolo Leonardo, Dario Neira, Isabella e Tiziana Pers, Irene Pittatore e Virginia Ruth Cerqua, David Reimondo, Enrico Tealdi, Gosia Turzeniecka che dialogheranno con le opere dell’ Esposizione e Collezione permanente di Marisa Albanese, Francesco Arena, Domenico Borrelli, Botto&Bruno, Paolo Grassino, Luigi Mainolfi, Domenico Antonio Mancini, Umberto Manzo, Marzia Migliora e Luigi Coppola, Enrico Partengo, Pietro Ruffo, Ciro Vitale. Con l’occasione verrà presentata una nuova opera, The ballad of forgotten places, del duo artistico torinese Botto&Bruno, concessa in prestito per un periodo di 5 anni dai Musei Reali di Torino, che entra così a far parte dell’Esposizione e Collezione.

 

www.fondazionegaruzzo.org

 

La mostra si configura come un’esplorazione, una raccolta di possibili articolazioni che il concetto di “comunanza” incarna, nel tentativo di restituire energia e pluralità a una parola chiave per il nostro presente e il nostro futuro perché legata al tema dei diritti dell’individuo e dell’ambiente.  Ogni artista, con il proprio lavoro, rappresenta una possibile declinazione di senso del termine “condivisione”. Nell’allestimento, le opere raccontano della relazione tra individuo e collettività, tra spazio pubblico e privato, di migrazione e parità di genere, di libertà di pensiero e parola, illuminando le zone d’ombra che caratterizzano e affliggono il nostro vivere quotidiano. La varietà dei temi affrontati mette in luce la domanda di fondo che la mostra pone a sé stessa e ai visitatori: può l’arte diventare strumento di consapevolezza e azione rivolta al cambiamento?

 

I lavori di Elizabeth Aro, Maura Banfo, Silvia Beccaria, LETIA – Letizia Cariello, Gea Casolaro, Laura Castagno, Enrico T. De Paris, Mariana Ferratto, Pierluigi Fresia, Marta Jorio (su invito di Stefania Galegati), Paolo Leonardo, Dario Neira, Isabella e Tiziana Pers, Irene Pittatore e Virginia Ruth Cerqua, David Reimondo, Enrico Tealdi, Gosia Turzenieckadialogheranno con le opere dell’ Esposizione e Collezione Permanente di Marisa Albanese, Francesco Arena, Domenico Borrelli, Botto&Bruno, Paolo Grassino, Luigi Mainolfi, Domenico Antonio Mancini, Umberto Manzo, Marzia Migliora e Luigi Coppola, Enrico Partengo, Pietro Ruffo, Ciro Vitale.

 

Con l’occasione verrà presentata una nuova opera, The ballad of forgotten places, concessa in prestito per un periodo di 5 anni dai Musei Reali di Torino, che entra a far parte dell’Esposizione e Collezione permanente; il lavoro è vincitore dell’Italian Council 2018, progetto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nato per promuovere la produzione, la conoscenza e la diffusione della creazione contemporanea italiana nel campo delle arti visive. L’opera è stata realizzata dagli artisti Botto&Bruno, duo artistico torinese che, fin dai primi anni ’90, attraverso la fotografia, il video e le installazioni, racconta la marginalità e la periferia come tema culturale su cui intervenire per sondarlo in tutti i suoi risvolti.

 

Sabato 1° giugno, durante l’inaugurazione, ad aprire Effetto Notte, l’evento che sancisce l’inizio dell’estate saluzzese, il pubblico assisterà a una doppia performance:

-alle ore 20 una performance inedita di Daniela Cattivelli, sound artist e compositrice di musica elettroacustica, a cura di SONRO. Nei suoi lavori Daniela esplora le molteplici sfaccettature della dimensione sonica approfondendo aspetti relativi alla fisica del suono e alla progettazione di dispositivi d’ascolto non convenzionali. Ha realizzato sound performance, installazioni sonore, live-set audio-video e live electronics per prestigiosi contesti in Italia e all’estero, tra cui la Biennale di Venezia.

-alle ore 21 si esibiranno gli OZMOTIC, duo artistico formato da Riccardo Giovinetto e Simone Bosco che si è affermato in brevissimo tempo come una delle realtà più interessanti e avveniristiche del panorama elettronico italiano e internazionale mescolando arte digitale e improvvisazione. Gli OZMOTIC presenteranno il loro nuovo lavoro discografico “SENZATEMPO” in quadrifonia per un’immersione a 360 gradi nel suono.

 

www.fondazionegaruzzo.org