Il 25 maggio 2024 si è svolta in città ed in molti paesi della provincia cuneese la quarta edizione della manifestazione ecologica “Spazzamondo. Cittadini attivi per l’ambiente”, organizzata dalla Fondazione CRC e da alcuni enti locali. Tale manifestazione prevede la realizzazione di una campagna per la raccolta volontaristica di vari rifiuti abbandonati, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica ed incoraggiare la partecipazione fattiva degli abitanti per la cura dell’ambiente. A quella operazione fin dall’inizio ha preso parte anche la Sezione albese di Italia Nostra.
Si ritiene che raccogliere rifiuti abbandonati sia un’opportunità che la società dei consumi, a cui apparteniamo, abbia urgente bisogno di “correzioni”. Si tratta, in questa circostanza, di raccogliere oggetti residuali apparentemente “inanimati”, che però ci provocano un certo fastidio quando li troviamo dispersi nell’ambiente; forse è una sensazione opposta di chi crede di essersene definitivamente liberato. Quando consumiamo prodotti non riutilizzabili, la percezione di benessere venduta con qualsiasi marchio può trasformarsi in una frustrazione che ci porta a liberarci il più presto possibile di quanto ne rimane. Ciò risulta evidente dalla ricorrente frequenza con cui si ritrovano sovente le stesse tipologie di rifiuto, specialmente in quelle zone “marginali” in cui il contrasto con la natura è più forte. La manifestazione ecologica “Spazzamondo” può essere una cassa di risonanza per chi ha compreso che il vero rifiuto è sia il contenitore, sia quanto ci sta dentro.
Con queste ed altre considerazioni basilari, un gruppo di Soci di Italia Nostra ha sostenuto Angelo Poggi, pure socio della sezione albese, che per quella manifestazione ed anche in previsione dello stand dell’Associazione allestito questa settimana, nell’ambito del “Salone del volontariato” ad Alba, ha realizzato due quadri espositivi in plastica riciclata. Il più ampio (cm. 100×100) fa da base di appoggio a vari rifiuti incollati, raccolti recentemente ai bordi di un tratto della strada provinciale tra la frazione Bussia di Monforte d’Alba e il territorio di Castiglione Falletto. Per identificare ogni tipo di rifiuto sono stati utilizzati 72 bussolotti numerati, con la corrispondenza descrittiva leggibile sul quadro più piccolo. Fra le finalità di tale operazione espositiva v’è quella di far comprendere agli osservatori che coloro i quali li abbandonano costituiscono una fascia ampia e variegata di fruitori di prodotti di largo consumo, reclamizzati e confezionati su scala industriale. Con una maggiore consapevolezza probabilmente non ci sarebbero tanti consumatori frenetici, ma persone consapevoli per poter vivere in un mondo più rispettoso dell’ambiente.