Le nubi minacciose hanno lasciato spazio al sole in una bella giornata di spettacolo, grande tifo, tanti “big” in pista e risultati memorabili. Mondovì torna così ad essere capitale dell’atletica leggera e lo fa nel migliore dei modi celebrando la sua 24 ª edizione del “Meeting di Primavera” sul gioiellino di casa della pista “Fantoni-Bonino”. Questo 2 giugno ha rappresentato una decisa riconferma per la società organizzatrice dell’Atletica Mondovì Acqua S. Bernardo che ha inserito, per il secondo anno consecutivo, l’evento nel calendario mondiale World Athletics. Parecchi anche i record personali suggellati dalla “campanella” e dalla foto ricordo realizzata dagli amici della Queen Atletica che hanno curato parte della comunicazione: la manifestazione fa infatti parte anche del circuito della High Speed League.
Il meeting monregalese si piazza a ridosso della top ten nel novero dei meeting del panorama nazionale, grazie a una crescita continua. L’edizione numero 24 registra tre record della pista in un solo giorno (eguagliato il “primato” dello scorso anno). Si va veloci già dalle batterie dei 100 metri, nonostante l’assenza del più atteso di tutti: lo staffettista azzurro Roberto Rigali che, reduce dall’ultimo raduno pre Europeo con la nazionale, si era iscritto ma ha scelto poi di non affrontare la trasferta monregalese, per completare la sua rifinitura in vista della rassegna continentale. La scena se la prende quindi tutta il portacolori dell’Atletica Bergamo Eric Marek (10’’47), che stacca di appena un centesimo un Federico Guglielmi in grande spolvero. Terzo, esattamente come lo scorso anno, il compagno di squadra nei Carabinieri Mattia Donola (10’’51). In finale 2 il beniamino locale Lorenzo Vera arriva quinto in 10’’72, facendo registrare il secondo miglior tempo di giornata tra gli Juniores. Qualificato per le finali anche il compagno di squadra dell’Atletica. Mondovì Federico Lisa (17° in 11’’02).
La finale femminile della gara regina della velocità parla invece inglese, grazie a Georgia Harris. La 20enne australiana arrivava con un primato stagionale di 11’’46 e non ha deluso le aspettative. Nella prima serie della batteria ha ceduto il passo alla rivale Chiara Melon (Fiamme Azzurre), per poi però prendersi la vittoria in finale fermando il cronometro a 11’’52 (davanti all’11’54’’ della Melon). Completa il podio la bresciana Gaia Pedreschi. «Mondovì? È un posto cool», ha commentato a caldo l’australiana Harris. «La gara non è andata affatto male, anche perché ero reduce da un brutto infortunio alla schiena. Mi è piaciuto molto l’ambiente». Georgia torna a casa anche con il premio speciale Fantoni per il miglior risultato tecnico sui 100 metri, in memoria del compianto Milvio, scomparso proprio il 2 giugno del 2017. Fra le locali un’ottima Rebecca Roà (12’’39) è seconda nella terza serie delle finali, mentre Francesca Bilardo si toglie la soddisfazione di vincere la quarta finale in 12’’55.
I tre record della pista
Riscrive la storia del meeting il 20enne di Imperia Oliver Mulas con uno spettacolare 13’’89 nei 110 ostacoli che spodesta il precedente record della pista di 14’’04, siglato proprio lo scorso anno da Leonardo Tano. Sul secondo gradino del podio l’albese Andy Gatto, bronzo per il bergamasco Federico Piazzalunga. Realizzatrice delle miglior performance tecnica degli ostacoli, è la Junior della Bracco Milano Celeste Polzonetti (prima in 13’’46 sui 100 hs) ad aggiudicarsi il particolare premio Salvatore Bonino. Salgono con lei sul podio Malinda Ienuta Berinde (Sisport) e la bergamasca Erica Maccherone (11° l’astigiana dell’Atletica Mondovì Francesca Paolin).
Il secondo record di giornata arriva dalla gara degli 800 femminili, che quest’anno presenta un livello particolarmente alto. La spunta al fotofinish Laura Pellicoro della Bracco Milano (2’03’’80) su Maria Colajanni (Cus Palermo, 2’03’’81). A podio poi Elenora Vandi (Avis Macerata), davanti a Milena Masolini, Francesca Bianchi e Serena Troiani. Tutte hanno fatto segnare tempi inferiori ai 2’06’’40’ che mai si erano registrati prima in quel di Mondovì. Nell’anno della scomparsa di Pina Pecollo, le figlie Manuela ed Erika hanno quindi consegnato alla vincitrice Laura Pellicoro lo speciale Memorial per la miglior prova sulla distanza.
Applausi infine per il sorprendente 20’’70 di Andrea Federici sui 200 metri, nuovo primato della pista. Più distaccati Filippo Cappelletti (argento) ed Edoardo Luraschi (bronzo). Appena fuori dalla top ten un buon Francesco Viotti dell’Atletica Mondovì in 22’’17. Nella gara al femminile s’impone Giulia Ingenito della Sisport (24’’03) davanti a Gaia Pedreschi e Clarissa Vianelli: 12ª la portacolori dell’Atletica Mondovì Francesca Bilardo che abbassa il proprio personal best a 25’’49.
In pedana per il lancio del disco l’olimpionico di Tokyo 2020 Giovanni Faloci (56,82 metri, Fiamme Gialle) non ha rivali. Si avvicina a 54,60 m il giovane del Cus Torino Samuele Masiani, sale sul terzo gradino del podio l’astigiano Andrea Allegretti. Lorenzo Tonetto (S.S. Trionfo Ligure) scaglia l’attrezzo da 1,5 kg a 44,69 metri. L’atleta ligure, al quale dopo un brutto incidente stradale era stata amputata la gamba destra, detiene vari record nazionali paralimpici ed è ormai un habitué del Meeting, nonché reduce dai mondiali di Kobe ed in lizza per rappresentare l’Italia alle prossime paralimpiadi di Parigi.
Capitolo salti. Arriva dall’Atletica Firenze il campione della gara maschile del lungo: Abdul Majeed Omar vola a 7,75 m proprio nell’ultimo a disposizione. Oltre i sette metri anche le altre due medaglie Samuele Baldi (Unicusano Livorno) e Francesco Ettore Inzoli (Atl. Riccardi Milano), a conferma della bontà della pedana della “Fantoni Bonino”. Al femminile l’Atletica Mondovì piazza ben tre atlete in finale: Alice Boasso (5ª), Celeste Dotta (7ª) e Francesca Paolin (8ª). Proprio Alice Boasso grazie al suo 5.59 centra il minimo per i prossimi Campionati Italiani Junior, una grande soddisfazione per i coach Marco Chiecchio-Andrea Oderda, e per tutta la famiglia monregalese. A vincere la competizione è la genovese Chiara Smeraldo (6.15), unica a sfondare i 6 metri.
Chiudono la giornata le prove di resistenza e le staffetta. Patrick Nimubona (Atl. Potenza Picena) arriva in solitario al traguardo dei 3mila metri in 8’02’’01, rifilando rispettivamente 7 e 11 secondi ai più diretti inseguitori Jean Marie Vianney Niyomukiza e Lorenzo Brunier. La morozzese ex Atletica Mondovì, ora alla Bracco Milano, Adele Roatta (9’52’’52) finisce terza dietro a Peninnah Wangari Wachira (9’39’’57) e Violette Ndayikengurukiye (9’40’’34). Nella marcia 10km Vittoria Bollano porta l’oro all’Atletica Mondovì in 49’31’’80 (1’ di vantaggio sulla torinese Chiara Verteramo e 2’ su Rosetta La Delfa) confermando il minino diretto per i campionati italiani assoluti di La Spezia. Al maschile s’impone lo spezzino Mattia Braggio (44’29’’91). Nel giavellotto a vincere è la carabiniera Paola Padovan (lancio da 55,06 m), mentre tra le staffette 4×100 s’impongono i ragazzi dell’Atletica Saronno e le ragazze dell’Atletica Alessandria.
«E’ una grande soddisfazione per la società continuare la tradizione del Meeting: una bella vetrina per la città e per tutto il movimento», commenta il presidente dell’Atletica Mondovì Fabio Boselli. «Quasi 700 atleti, provenienti da tutta Italia, hanno scelto Mondovì per venire a gareggiare», commenta il responsabile organizzativo del Meeting Enrico Priale. «La bella giornata ha aiutato gli atleti ad ottenere ottimi risultati tecnici che confermano la pista e le pedane di Mondovì come molto performanti. Abbiamo l’ambizione di continuare a far crescere il Meeting e, perché no, elevarlo ad evento internazionale. È una sfida impegnativa e difficile, nella consapevolezza che occorrerà raddoppiare le risorse e gli sforzi in un gran gioco “di squadra”».