Nelle scorse settimane Lorenzo Traversa, 68 anni, produttore di nocciole da oltre mezzo secolo nell’azienda di Serravalle Langhe, è stato eletto presidente del Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Nocciola Piemonte Igp. Lo accompagneranno fino al 2027 nel percorso alla guida dell’organismo, in rappresentanza di agricoltori, sgusciatori e trasformatori, i due vicepresidenti, Nicoletta Ponchione e Danilo Fontana, e i consiglieri: Isabella Ciattino; Agostino Jose Noè; Piero Mollea; Giovanni Battista Mantelli; Massimo Ferrero; Alessandro Grassi; Aldo Gavuzzo; Lodovico Cogno; Roberto Canale; Luca Gatti; Alessandro Borgna; Pier Paolo Bertone. Traversa, associato alla Cia provinciale di Cuneo e alla Cooperativa Produttori di Nocciole Asprocor, è stato uno dei sette fondatori del Consorzio, nato il 23 maggio 1984 con l’obiettivo di valorizzare la Nocciola Tonda Gentile Trilobata, allora chiamata Tonda Gentile delle Langhe. Grazie all’impegno messo in campo, nel 1993 l’organismo ha ottenuto la certificazione Igp (Indicazione Geografica Protetta) come Nocciola Piemonte Igp. Il 19 settembre 2019 il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha approvato la modifica del disciplinare, con l’introduzione del nome Langhe per le nocciole coltivate nel territorio della Langa. Attualmente al Consorzio aderiscono un migliaio di aziende singole e socie di Cooperative agricole di produttori, sgusciatori e trasformatori. Per la parte agricola sono rappresentate le due più importanti Cooperative del Piemonte: Asprocor e Ascopiemonte. E l’organismo è l’unico riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per il compito di tutela, vigilanza, valorizzazione e promozione della Nocciola Igp Piemonte. Sottolinea Traversa: “Sono soddisfatto della nomina. Il mondo della nocciola, al quale ho dedicato molto lavoro, ha sempre suscitato in me interesse e passione. Il Consorzio, costituitosi 40 anni fa, è stato un progetto lungimirante che, da allora, ha compiuto notevoli passi in avanti per tutelare la Nocciola Piemonte Igp ora riconosciuta come migliore al mondo in assoluto per le sue qualità organolettiche, le quali si esaltano, in modo particolare, nell’area collinare delle Langhe”.
Negli anni si è ampliata anche la vendita? “Grazie al contributo di chi mi ha preceduto alla guida del Consorzio e soprattutto delle piccole, medie e grandi aziende che hanno fortemente creduto nel marchio e proposto i loro prodotti su vasta scala, la Nocciola Piemonte Igp ha conquistato i mercati di tutto il mondo”.
Quali sono i progetti che intendete portare avanti durante il mandato? “Al momento ritengo che il marchio Igp non sia sufficientemente valorizzato, soprattutto nei confronti del produttore. Anche perché le zone collinari della Langa presentano difficoltà tecniche ed economiche maggiori nella gestione degli impianti rispetto ai territori di pianura di grandi estensioni. Per cui, le priorità del Consorzio saranno tutela, promozione, valorizzazione e informazione al consumatore”.
Le motivazioni per la scelta di questo indirizzo? “L’interesse per la nocciola sta aumentando su tutti i fronti con una miriade di prodotti che la contengono e gli spazi di crescita a livello mondiale sono enormi. Ma analisi approfondite dell’Università La Sapienza di Roma, presentate al convegno di Rimini durante il Salone internazionale Macfrut, hanno evidenziato che il consumatore non risulta essere informato in modo sufficiente sulle differenze di qualità fra le nocciole”.
Nel concreto? “In quest’ottica, il Consorzio dovrà impegnarsi tutelando e coadiuvando il lavoro svolto dalle aziende che credono nel marchio. Per quanto ci verrà concesso vorremmo apportare delle modifiche al disciplinare, andando a rivedere la produzione per ettaro e inserendo dei parametri di qualità capaci di distinguere ulteriormente la Nocciola Igp Piemonte e quella delle Langhe”.
Tutto ciò anche a favore dei consumatori? “Infatti. Chi si avvicina e acquista una nocciola tal quale o come ingrediente di prodotti a marchio Nocciola Piemonte Igp o Nocciola Igp delle Langhe ha già ora la garanzia della massima qualità e dell’origine certa attestata dall’Ente certificatore. Ma ci sono ancora margini di miglioramento”.
Cosa serve per realizzare il percorso? “Il progetto è ambizioso e sarà fondamentale la collaborazione di tutte le componenti del nostro Consiglio, delle Associazioni di categoria e del mondo politico”.