Venerdì 21 giugno alle 18,30, presso lo Spazio Incontri della Fondazione Crc a Cuneo, in concomitanza con la Giornata Nazionale Ail per la lotta contro i tumori del sangue, si svolgerà il doppio evento celebrativo del 25° compleanno dell’Ail Cuneo Sezione “Paolo Rubino” e del 20° compleanno delle Case Ail di Cuneo. Nel corso dell’evento verrà ripercorsa la storia dell’associazione intrecciata a quella delle sue case, anche attraverso la testimonianza di pazienti, familiari e medici che ne hanno fatto esperienza diretta.
«Nell’invito che abbiamo mandato nei giorni scorsi a tutti i volontari e agli amici dell’Ail di Cuneo, abbiamo scritto che “ogni dettaglio di queste case parla di voi”», commenta Anna Rubino, da poco riconfermata alla presidenza dell’Ail Cuneo Sezione “Paolo Rubino” fino al 2029. «Dal 2004 al 2024 le tre Case Ail di Cuneo hanno accolto complessivamente 926 tra parenti e accompagnatori, che hanno usufruito dell’ospitalità nelle abitazioni ubicate in posizione strategica rispetto all’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, sede dell’unico Reparto di Ematologia della provincia per la cura di leucemie, linfomi e mieloma. È un patrimonio importante, costruito nel tempo grazie alla generosità di molti sostenitori dell’associazione, che acquista ancor più valore se si considera che nel panorama nazionale le Case Ail sono presenti in 33 province. La sezione di Cuneo ha fatto da apripista in Piemonte, essendo stata la prima ad attivare il servizio. Un buon esempio a cui hanno poi fatto seguito le sezioni di Alessandria e Torino».
La prima ad essere stata aperta è Casa Marisa nel 2024 (via Schiaparelli 29), quindi nel 2008 è stata la volta dell’alloggio sullo stesso pianerottolo della sede dell’Ail di Cuneo (via Schiaparelli 23) e infine Casa Nuova nel 2013 (via Bassignano 52). Le tre Case Ail sono messe gratuitamente a disposizione dei malati e dei loro familiari e quando la domanda supera l’offerta, l’Ail si adopera cercando soluzioni alternative in altre strutture vicine all’ospedale e adatte a svolgere una funzione così delicata. Una gratuità che lascia sempre sorpresi gli ospiti e che viene ricompensata dalla loro generosità: la simbolica caparra richiesta a chi le utilizza, infatti, nella maggior parte dei casi non viene recuperata e spesso diventa parte di una donazione all’associazione. La maggior parte degli ospiti arriva dalle province piemontesi (Cuneo, Asti, Torino) e dalla vicina Liguria (Savona e Imperia), ma negli anni ci sono state significative presenze dall’Italia centro-meridionale (Lazio, Basilicata, Calabria e Sardegna), oltre a un progressivo aumento di pazienti giunti a Cuneo dai Paesi dell’Est Europa e del Nord Africa. Anche se nella maggior parte dei casi si tratta di presenze protratte per lungo tempo (ci sono stati picchi di 409 giorni), la permanenza media è stata di 35 notti per ospite, per un totale di 28.800 notti complessivamente trascorse da malati e famigliari nelle tre Case Ail di Cuneo. Ricordiamo che l’associazione si accolla i costi di gestione e manutenzione e se poi si calcola la mancata spesa per gli ospiti, ne emerge un importante risparmio sociale per i beneficiari del servizio che supera 700.000 euro.
«Un patrimonio costruito negli anni sulla generosità»
Anna Rubino presenta il doppio evento celebrativo in Fondazione Crc: 25° compleanno dell’Ail Cuneo Sezione “Paolo Rubino” e 20° delle Case Ail