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“Sottovoce”: in 17 racconti tutte le sfumature del nero in Piemonte

A cura di Ernesto Chiabotto

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Diciassette storie oscure che sussurrano misteri. Diciassette racconti ambientati in Piemonte, che esplorano le molte declinazioni noir del “sottovoce”: confidenze, inganni, maldicenze, minacce, avvertimenti salvifici o istigazioni al male.

Fra il centro di Torino, la quieta provincia e valli remote, accadono fatti inquietanti e si muovono protagonisti disparati. L’amico immaginario e i due goffi sicari senza patente, il carabiniere nel bosco che tutti evitano e gli apprendisti stregoni. E poi la studentessa invaghita e l’infermiera misericordiosa, un Mozart ragazzo e lo sconvolgente mormorio al telefono, la goccia incessante che conduce alla follia e il tribunale diroccato, la vendetta del mite e l’uomo dalla barba bluastra. Senza dimenticare i camosci gialli che scendono a valle, la vendetta fra tangueros, il bancario che a ogni costo vuole uscire dall’anonimato.

L’antologia «Sottovoce» è la sesta edizione della collana TuttoSotto, un progetto di ricerca nato nel 2019, sotto l’egida dell’Università di Torino (Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne e Dipartimento di Studi Umanistici), nell’ambito di una riflessione sulla relazione fra letteratura e territorio, per scandagliare angoli remoti e spesso sconosciuti di Torino e del Piemonte, in bilico fra tonalità gotiche e poliziesche, atmosfere noir e misteriose.

In questo caso, la parola chiave è ‘sottovoce’, quindi un bisbiglio, un sussurro o uno stillicidio che tormenta la mente, un pettegolezzo, ma anche un rantolo, che declinano il traslato del ‘sotto’ in chiave dark, fra i luoghi più iconici di Torino e ‘location’ inattese del territorio piemontese.

“Latte tiepido e miele di castagno”: la storia di un uomo che fin da piccolo sente nella testa voci assassine che lo incitano a uccidere senza pietà (ambientato a Frossasco)

Rosso sangue in via Roma”: un bancario anonimo e abitudinario viene indotto a “fare qualcosa per essere ricordato” da un suo ex compagno di scuola (ambientato a Torino)

“Gli spietati”: due goffi sicari senza patente combinano guai anche oltre frontiera (ambientato ad Alba e in Costa Azzurra)

“Il mio amico Tino”: un serial killer racconta i suoi omicidi, commessi obbedendo alla voce insistente del suo amico immaginario Tino (ambientato tra Chieri e Pino Torinese)

Il bosco”: un carabiniere indaga sulla sparizione del parente di un politico, e di altri, in un luogo paradisiaco da cui nessuno è più tornato (ambientato a Ormea, Nava, Cantarana)

“Sto arrivando”: un sussurro minaccioso, tecnicamente inspiegabile, nel cellulare porta un uomo alla follia, all’esoterismo e al tentato suicidio (ambientato a Torino)

“Un uomo tranquillo”: un professore di mezz’età, una studentessa invaghita di lui trovata uccisa. A scagionarlo l’amico bidello che per caso origlia nei gabinetti (ambientato a Carignano)

Nemesi”: legato e imbavagliato, un marito violento ascolta le recriminazioni della moglie che lo abbandona al suo destino (ambientato in Valsusa)

Dies Irae”: il giovane Mozart, con il padre Leopold, vorrebbe ottenere un incarico dai Savoia; davanti all’abate del Duomo, Cagliostro, anche lui in cerca di protezione a corte, gli sussurra un’oscura minaccia (ambientato a Torino nel 1771)

Angelo mio non piangere”: un’infermiera modello non sopporta di veder soffrire i pazienti (ambientato a Cuneo, Valle Grana, Stura)

Un bel tacer non fu mai scritto”: alla ricerca di una soluzione per la violenza che dilaga in un futuro prossimo, due giovani scienziati escogitano un meccanismo infernale che porterà all’annientamento dell’umanità (ambientato a Torino)

“Silenzi e sussurri”: una ragazzina dalle molte paure deve rientrare a casa ormai con il buio. Si accoda, non vista, a un uomo incontrato nella bottega del paese, dalla barba bluastra (ambientato a Cortanze)

“Il telefono senza fili”: avvocati, un giudice e un cancelliere, tutti ormai in pensione, si ritrovano nel pomeriggio per festeggiare l’anno nuovo. Uno di loro, rincasando, entra nel vecchio tribunale abbandonato e in rovina e si ritrova catapultato in un irreale gioco con i suoi colleghi (ambientato a Pinerolo)

Un venticello”: Un mite, sgraziato macellaio si ribella e conduce la sua vendetta contro chi l’aveva deriso (ambientato a Villar Perosa)

“La notte dei camosci gialli”: in una società guerriera e remota il Grande Verro, il capo, affida al rito il riconoscimento di un neonato che potrebbe essere suo figlio. Il bambino muore, la madre si vendica (ambientato sul Rocciamelone)

Urlo silente”: una donna abusata, tenuta prigioniera dal marito violento, si ribella cantando e cerca di uccidersi prima dello sfregio estremo (ambientato a Carignano)

“Revancha a tempo di tango”: il marito della musicalizadora si vendica di coloro che criticano la moglie (ambientato a Torino, nei luoghi del tango).

 

A cura di Ernesto Chiabotto.

Racconti di: Daniele Baron, Laura Bianco, Erica Bonansea, Claudio Calzoni, Ernesto Chiabotto, Pierangelo Chiolero, Angela Chirone, Angela Delgrosso, Riccardo Galasso, Silvano Giacosa, Giulia Giraudi, Antonella Manduca, Luisa Martucci, Gabriella Mosso, Rosanna Musa, Fiorenza Pistocchi, Simone Siviero.

Nota introduttiva di Esterino Adami, Antonella Amatuzzi, Laura Ramello, Cristina Trinchero – Università di Torino.

Con il patrocinio dell’Università di Torino – Dipartimento di Lingue e Letteratura Straniere e Culture Contemporanee e del Dipartimento di Studi umanistici.

I diritti d’autore saranno devoluti a International Help onlus a sostegno delle loro attività di solidarietà.

 

152 pagine – 15 euro

BaNNER
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