Specializzanda in Pediatria all’Università di Torino, originaria di Saluzzo, in provincia di Cuneo, 29 anni, Beatrice Rossi è pronta per partire per la Tanzania. Dal 1° luglio per sei mesi, sarà all’Ospedale di Tosamaganga grazie al progetto Jpo (Junior Project Officer) di Cuamm che permette agli specializzandi di fare un’esperienza in Africa riconosciuta nel loro percorso formativo di giovani medici.
«In Tanzania sarò a contatto con un contesto molto diverso da quello in cui opero in Italia e dove sto portando a compimento la mia formazione in Pediatria. Sono emozionata per questa novità che mi metterà alla prova. So che dovrò impegnarmi per integrarmi nella realtà di Tosamaganga, nella comunità, nella struttura sanitaria, per accogliere nuovi punti di vista, nuovi usi e costumi, nuove sensibilità – dice Beatrice -. Pensavo ad un periodo all’estero anche ai tempi dell’Università a Torino, ma qualche anno fa mi sentivo meno pronta. Oggi grazie all’esperienza che sto maturando in Specialità, parto con maggior consapevolezza e so che l’Africa avrà tanto da insegnarmi. Ho scelto il Cuamm perché condivido il loro l’approccio alla cooperazione internazionale che si pone l’obiettivo di lavorare insieme alla popolazione locale. Sarò impegnata in Pediatria, una specializzazione che permette di operare in diversi ambiti, dall’ospedale al territorio ed è anche per questi motivi è stata la mia scelta professionale».
È dal 1968 che il Cuamm opera in Tanzania. Nell’ultimo anno ha supportato più di 40 strutture sanitarie con oltre 100 operatori, soprattutto locali. L’Ospedale di Tosamaganga, dove andrà Beatrice, e in cui Cuamm è presente dal 1970, ha 192 posti letto e offre servizi a una popolazione di 315.000 abitanti. Situato in un’area rurale, riesce a garantire servizi pediatrici e parti sicuri per migliaia di mamme, ma anche prevenzione e trattamento della malnutrizione infantile, cure contro la malaria, la tubercolosi, l’HIV e le malattie croniche come ipertensione e diabete.
Tre lunghi anni di pandemia hanno purtroppo indebolito un già fragile sistema sanitario e registrato una significativa riduzione dell’accesso agli ospedali. E poi i cambiamenti climatici, la siccità e l’instabilità dovuta ai conflitti. Un terribile circuito vizioso dove povertà, malattia e miseria determinano altra povertà, malattia e miseria. La vita in Africa è una corsa ad ostacoli, una salita accidentata dove fatiche si sommano a fatiche e pesi a pesi, con il rischio finale di rimanere schiacciati e che a pagare siano sempre e solo i più poveri e le fasce più deboli, come mamme e bambini. La sfida è restare accanto alla popolazione africana nelle sue battaglie quotidiane, che diventano ogni giorno sempre più grandi. Per questo, per Medici con l’Africa Cuamm è ancora più importante dare continuità ai progetti e fornire assistenza sanitaria a chi ha più bisogno.
È possibile sostenere Medici con l’Africa Cuamm con una donazione online su wwww.mediciconlafrica.org
MEDICI CON L’AFRICA CUAMM
Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti. Oggi Medici con l’Africa Cuamm è impegnato in 8 paesi dell’Africa sub- Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) con oltre 3.400 operatori sul campo, di cui 247 italiani. Appoggia 21 ospedali e 124 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria) 4 scuole per infermieri e ostetriche e una università (in Mozambico).
cs