È stata sostenibilità, e le sue declinazioni sul futuro di imprese, comunità e territorio, il tema centrale dell’evento organizzato da Confartigianato Cuneo, con il contributo di Fondazione CRC, lo scorso 12 luglio, presso il Forte di Ceva, per presentare il proprio bilancio sociale.
L’incontro, che ha visto la presenza di un folto pubblico (un ricco parterre di autorità, sindaci, rappresentanti di enti e associazioni economiche e tanti imprenditori), ha offerto un’occasione per approfondire come le pratiche sostenibili possano influenzare positivamente il futuro delle imprese, migliorare la qualità della vita delle comunità e contribuire alla salvaguardia del territorio. È emerso con chiarezza che la sostenibilità non riguarda solo l’attenzione all’ambiente, ma deve essere declinata secondo i principi ESG (Environmental, Social, Governance), abbracciando anche aspetti etici e di gestione per garantire un futuro equo e responsabile.
Giunta alla ottava edizione e alla seconda “di sostenibilità”, la pubblicazione, illustrata dal direttore generale Joseph Meineri, nelle sue 132 pagine racconta in modo qualitativo e quantitativo l’impegno e operato dell’Associazione di categoria, la più rappresentativa del settore artigiano e delle PMI in provincia, seconda in Italia per numero di Associati con oltre 9.600 associati. Ma non solo. Proseguendo il percorso di responsabilità sociale, volto a misurare e comunicare ai suoi referenti e stakeholder l’impatto del lavoro prodotto sul territorio, nell’ambito del sistema economico locale e delle comunità territoriali, Confartigianato ha connotato il proprio bilancio sugli aspetti e sugli impatti afferenti alla sostenibilità con un esplicito riferimento agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030, delineati secondo i criteri VSME di EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) e le linee guida GRI (Global Reporting Initiative).
«Questa visione sulla sostenibilità – commenta Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Cuneo e della CCIAA di Cuneo, presente all’evento insieme ai vicepresidenti Daniela Balestra (vicaria) e Michele Quaglia, oltre che a Giorgio Felici, presidente Confartigianato Piemonte, e Domenico Massimino, vicepresidente nazionale – esplicita la nostra considerazione di questo asset come un vero “valore” per le nostre aziende e per quello che dovranno affrontare: non a caso il volume si intitola “Sfide di futuro da accogliere e gestire».
«Partiamo dall’assunto che “il futuro guida le nostre azioni” – prosegue Crosetto – è evidente che adottare comportamenti consapevoli, responsabili e sostenibili non sia solo una scelta etica, ma una necessità per garantire un futuro migliore per le generazioni future e per il nostro pianeta. La consapevolezza ci impone di riconoscere l’impatto delle nostre azioni sull’ambiente e sulla società. Ogni scelta, dal consumo di risorse alla gestione dei rifiuti, contribuisce a determinare la qualità della vita futura. Per questo, è essenziale informarsi e agire di conseguenza, privilegiando soluzioni che riducano l’impronta ecologica».
«Al centro – prosegue Crosetto – la responsabilità sociale d’impresa (“corporate social responsibility”) che da sempre costituisce l’essenza delle imprese artigiane e della stessa nostra Associazione, attiva da 79 anni sul territorio provinciale, presente con 19 uffici e 190 dipendenti. In generale, le attività economiche non devono essere considerate solo come un centro di creazione di profitto, ma fulcro di interessi interconnessi, quelli degli imprenditori e dei lavoratori, dei clienti e dei fornitori, dei finanziatori e degli istituti di credito, dell’ambiente sociale, culturale, comunitario di riferimento. Le nostre imprese producono ricchezza, generano occupazione, presidiano i territori, salvaguardano tradizioni, sviluppano innovazione, creano relazioni. Sono fondamentali per lo sviluppo di un territorio e del Paese».
Dopo i saluti istituzionali di Fabio Mottinelli, sindaco di Ceva, il video-messaggio dell’On. Francesco Lollobrigida, Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e l’intervento (in collegamento video) di Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte.
A seguire una “tavola rotonda” nella quale hanno ragionato insieme Valentina Boschetto Doorly, saggista, futurologa e manager, Emilio Casalini, giornalista e conduttore radiofonico, anchorman di “Generazione Bellezza” (Rai 3), Vincenzo Mamoli, segretario generale di Confartigianato Imprese nazionale.
«Chi fa impresa – commenta Valentina Boschetto Doorly – vive di futuro per definizione. Quando diciamo “megatrend” alludiamo a qualcosa di epocale e trasformativo che tutto impatta e nulla lascia intatto. Il cambiamento climatico ridisegna le mappe dei flussi migratori, dell’economia agricola, dei movimenti turistici, dei prodotti manifatturieri richiesti. Il declino demografico ci pone davanti ad un collo di bottiglia nel passaggio generazionale delle attività e nel reperimento della forza lavoro».
«L’imprenditorialità – aggiunge Emilio Casalini – si fonda sul prendersi la responsabilità di fare le cose, sul “prendere in sé” l’azione, fare la propria parte per migliorare il mondo in cui tutti viviamo. L’economia è semplicemente il modo in cui scegliamo di stare insieme e il ben-essere deve essere un obiettivo a cui tendere sapendo che non ci si arriva da soli, ma che la comunità ha bisogno del nostro contributo e noi di quello degli altri».
«Le trasformazioni che attraversano l’economia e la società, – chiosa Vincenzo Mamoli – la domanda sempre più sofisticata da parte delle imprese, l’aumento della concorrenza, impongono ai corpi intermedi come Confartigianato imprese di interrogarsi e trovare risposte collettive e condivise che rendano il nostro Sistema, nei confronti delle imprese, sempre più attrattivo e competitivo. Ogni giorno rinnoviamo il patto associativo che si basa sulla fiducia, per rispettare l’impegno ad essere “costruttori di futuro”».
Nelle conclusioni, Andrea Rossi, responsabile delle edizioni provinciali de “La Stampa”, ha dialogato con l’On. Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica Amministrazione.
Infine, la Cerimonia di Consegna dei Riconoscimenti della Fedeltà Associativa, appuntamento ideato dall’Associazione per sottolineare il ruolo dell’imprenditoria locale sul territorio ed il senso di appartenenza all’organizzazione di categoria da parte del mondo produttivo, nell’ambito del quale il presidente di Zona Enrico Molineri e i due vicepresidenti Giorgio Merlino e Rosalba Murialdo, hanno omaggiato una serie di imprenditori associati alla Confartigianato Cuneo da 35, 50 e 60 anni.
Imprese insignite della Fedeltà Associativa
35 anni di Fedeltà Associativa
- Nuova Reca Meccanica E C Sas Di Renna Matteo – Carpenteria Meccanica – Ceva
- Varino Luciano – Meccatronica – Ceva
- Naso Elia – Acconciatori – Garessio
- Lanfranco Fabio – Pasticceria/Gelateria – Ormea
- Gallizio Claudia – Serigrafia – Priola
Oltre 35 anni di Fedeltà Associativa
- Molineri Costruzioni Srl- Impresa Edile – Ceva
- Biomedical 3g Di Giuria Gabriele & C. Snc – Odontotecnici – Ceva
Oltre 50 anni di Fedeltà Associativa
- Amerio Vincenzo S.N.C. – Officina Meccanica – Ceva
- Aschero Flavio – Installazione Impianti Idraulici – Ceva
60 anni di Fedeltà Associativa
- Raviolo F.lli Snc Di Raviolo Mario & C. – Scavi e Movimento Terra – Bagnasco
- Merlino Impianti Srl – Installazione Impianti Elettrici – Ceva