Il Fuori Tempo di Canale al 68° posto fra le 100 migliori pizzerie d’Italia

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Mercoledì 10 luglio a Milano si è tenuta la cerimonia di premiazione di “50 Top Pizza, al momento la guida più autorevole nel mondo della pizza, non solo in Italia ma anche all’estero. In quest’occasione è stato premiato – per la prima volta – anche Davide Di Bilio, pizza chef e titolare del Fuori Tempo (a Canale e a Chieri), entrato direttamente in classifica al 68° posto, su oltre centomila pizzerie valutate.

Sulla vetta della classifica 2024 – a pari merito – “I Masanielli” di Francesco Martucci (Caserta) e “Diego Vitagliano Pizzeria” (Napoli), al secondo posto “Confine” (Milano). Il terzo gradino del podio è occupato da “I Tigli” di Simone Padoan, che è stato maestro di Davide Di Bilio presso l’Università della Pizza.

50 Top Pizza è un’autorevole guida consultabile gratuitamente on line e sui social, frutto del lavoro di migliaia di ispettori. Ciascuno di loro esprime un giudizio dopo aver visitato le pizzerie (sempre pagando, e in totale anonimato) e averle valutate per l’impasto, i topping, la carta di vini e birre in abbinamento e, non da ultimo, il servizio. Da qui viene stilata la classifica finale, che rappresenta annualmente lo stato dell’arte in questo mondo.

Oltre alla classifica italiana, 50 Top pubblica altre guida a livello mondiale: 50 Top Pizza Asia Pacific (presentata il 4 marzo a Tokyo; 50 Top Pizza Latin America (presentata il 17 aprile a Rio de Janeiro); 50 Top Pizza Europa (Italia a parte), presentata il 23 maggio a Madrid; 50 Top Pizza USA (presentata il 25 giugno a New York). Infine, il 10 settembre si tornerà a Napoli, capitale della pizza, per incoronare le 100 Migliori Pizzerie del Mondo con la guida 50 Top Pizza World.

«La pizza è diventata la punta di diamante del Made in Italy, c’è una grande attenzione sul settore anche da parte dagli osservatori, e noi ne siamo onorati perché abbiamo raccontato questa enorme crescita», dichiarano i tre curatori di 50 Top Pizza Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere. “Un mondo, quello della pizza in Italia, che diventa sempre di più centrale nei temi gastronomici del nostro Paese e che è diventato un incubatore di idee e nuovi format, con una qualità sempre maggiore proprio nel concetto di pizzeria a 360°.”

Racconta Davide Di Bilio: “Questo riconoscimento per me è motivo di grande orgoglio, è il coronamento di anni di impegno, di lavoro e di studio, di continue sperimentazioni sugli impasti e sulle lievitazioni, di ricerca costante sulle materie prime, di evoluzione sul prodotto. Ma soprattutto è un incentivo a migliorare ancora”.

Davide Di Bilio è pizza-chef e bakery-chef certificato e ha sempre dato molta importanza alla formazione, perché nel panorama della pizza contemporanea sono necessarie competenza e preparazione, con l’utilizzo di diverse tecniche di lievitazione e una continua ricerca su impasti, farine e abbinamenti.

“Per me l’arte della pizza ha radici ben salde nella tradizione napoletana, ma si protende con curiosità e passione verso le nuove frontiere della pizza contemporanea. Inizialmente ho frequentato a Napoli il training intensivo dell’Ass. “Verace Pizza Napoletana”, con uno stage in una delle pizzerie storiche della città. In seguito, incuriosito dalle nuove tendenze della pizza contemporanea, ho frequentato l’Università della Pizza, dove ho avuto come docenti due grandi Maestri della pizza contemporanea mondiale: Simone Padoan e Renato Bosco. Per avere una formazione più ampia possibile sui lievitati e sulla panificazione, in seguito ho anche seguito i corsi di specializzazione dell’Accademia del Pane, diventando bakery-chef certificato. Infine, seguo con grande interesse le evoluzioni nel panorama della pizza contemporanea e partecipo ogni anno al simposio nazionale “Pizza Up” con colleghi da tutta Italia.”

Al Fuori Tempo si dà una grandissima importanza agli ingredienti e alle materie prime, con l’utilizzo esclusivo di farine non raffinate di tipo “1” e una particolare attenzione alla filiera, come spiega Davide Di Bilio: “Dallo scorso anno abbiamo aderito al progetto “Petra Evolutiva” del Molino Quaglia, che coinvolge direttamente i contadini e li retribuisce in modo giusto ed equo. Il progetto consiste nell’adozione di un campo di frumento in Sicilia, seminato con grani antichi ad adattamento climatico e coltivazione 100% biologica. Chi ne fa parte è invitato a partecipare a tutte le fasi di vita del grano: dalla semina alla raccolta, dalla molitura (rigorosamente a pietra) all’etichettatura, per avere non solo la massima qualità del prodotto, ma anche la massima trasparenza per il cliente. Questo progetto rientra in pieno nella filosofia del Fuori Tempo, che mette al centro non solo il gusto, ma anche l’etica e la salute.”