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Uno spettacolo teatrale per l’81esimo anniversario del discorso di Duccio Galimberti

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Avvocato, mazziniano europeista, antifascista, partigiano, eroe nazionale, Medaglia d’oro al Valor Militare. Tutto questo fu Duccio Galimberti. Il 25 luglio 1943, in un’improvvisa accelerazione della Storia, Mussolini viene deposto e a Roma viene nominato capo del Governo il maresciallo Badoglio. La notizia della caduta del Fascismo si diffonde rapidamente. In tutto il Paese, provato da anni di guerra e privazioni, esplode la gioia popolare, inizia la distruzione dei simboli fascisti, riemergono i partiti nella convinzione che ci sia una corrispondenza immediata e inevitabile tra fine del regime e fine delle ostilità. Non sarà così, la lotta è solo agli inizi.

 

A Cuneo la giornata seguente è particolarmente ricca di eventi: assembramenti, assalti alle sedi del Partito nazionale fascista e alle case dei gerarchi. Nell’allora piazza Vittorio Emanuele II si riunisce una folla che ascolta dalla grande terrazza di casa, un discorso pronunciato da Duccio Galimberti, avvocato a contatto con ambienti antifascisti torinesi e tra i fondatori del Partito d’Azione. «…La guerra continua… fino alla cacciata dell’ultimo tedesco, fino alla scomparsa delle ultime vestigia del regime fascista, fino alla vittoria del popolo italiano che si ribella contro la tirannia mussoliniana, ma non si accoda a una oligarchia che cerca, buttando a mare Mussolini, di salvare se stessa a spese degli italiani».

 

Il 26 luglio prossimo, per ricordare questo importante momento, il Comune di Cuneo propone, in piazza Galimberti, lo spettacolo teatrale “La voce del coraggio” a cura dell’Accademia teatrale Giovanni Toselli, con la regia di Chiara Giordanengo. Sentiamo sempre più importante ricordare in questi tempi incerti le parole di Duccio Galimberti. La voce dal terrazzo di una piccola città di provincia esorta a rompere la quieta indifferenza, le distratte abitudini quotidiane, l’accettazione fatalistica dei drammi e delle azioni più orrende.

La voce del coraggio ancora oggi risuona perché niente di un passato buio e terribile possa ripetersi.

 

Ancora una volta lo spettacolo si affaccia alle finestre dell’antica casa dove Duccio è nato e dalla cui terrazza il 26 luglio 1943 esorterà i suoi concittadini e gli italiani tutti a reagire a tanto orrore. Sulla facciata scorreranno immagini di tempi felici, di momenti colloquiali, della caduta nella voragine della guerra e della forza disperata della reazione. Verranno raccontati dagli attori i punti salienti di alcune vicende, alcuni personaggi narreranno il momento della propria storia per cui non saranno mai dimenticati.

 

Appuntamento venerdì 26 luglio 2024 alle ore 21:30 in piazza Galimberti. L’evento è ad accesso libero, non è prevista prenotazione.

 

Per ulteriori informazioni: Comune di Cuneo | Museo Casa Galimberti |[email protected] | tel. 0171.444801

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