Comunicazione, Giovani, Innovazione e smart city, Manifestazioni, Partecipazione, Sportello unico attività produttive, Sport, Trasparenza e Semplificazione. Sono le deleghe affidate dal rieletto sindaco Gianni Fogliato a Francesco “Checco” Matera, il neoassessore di Bra. Calzolaio di professione nella città della Zizzola, ha totalizzato 196 preferenze con la lista civica Bra Bene Comune nell’ultima tornata elettorale. «Ho delle deleghe importanti che porterò avanti con coraggio e forza sapendo di avere a fianco dei colleghi strepitosi. Il lavoro che mi aspetta è qualcosa che si fa in squadra, con chi mi ha supportato e non solo. Cercherò di essere più social anche dal punto di vista amministrativo restando sempre quello che ho scritto nel santino elettorale: “calzolaio, speaker, uomo libero, essere umano”», così Checco Matera (sui suoi profili social) il 20 giugno scorso.
Immagino grande soddisfazione da parte sua.
«Il risultato di gruppo ha fatto sì che la coalizione di centrosinistra vincesse. Il risultato di Bra Bene Comune è stato cercato e voluto, un risultato coeso. Mi sono sentito a casa in questa lista civica. Sul risultato personale, ho cercato di lavorare tanto perché volevo essere eletto. La mia quinta elezione da maggiorenne, la quarta da candidato. Per scelta personale avevo saltato quella del 2019. Quest’anno, per pochissimo non sono uscito consigliere. Sono arrivato secondo nella lista. Ma, il sindaco Fogliato ha voluto scegliermi. Sono stato il settimo più votato della coalizione e l’outsider più votato, cioè non consigliere e non assessore uscente».
La nomina ad assessore?
«Immediatamente ho provato un sentimento strano, della serie “Oh mio Dio è successo davvero!”. Il primo cittadino mi ha affidato delle deleghe di spessore e che si adattano perfettamente alla persona e al cittadino che sono. Lui sapeva di cosa aveva bisogno e la sua telefonata è stata mirata, decisa. Ho risposto sì e sono entrato in questa Giunta rinnovata con gli ingressi del sottoscritto e di Francesca Amato. Siamo già al lavoro da un mese».
Ci parli di queste prime settimane laboriose.
«Settimane a dir poco intense e lo saranno ancora quelle successive. Sia per il cosiddetto lavoro d’ufficio che per il tenere i contatti e i rapporti. Ho già iniziato a farmi conoscere con la vasta e numerosa realtà sportiva che ci regala Bra. Per quanto riguarda lo Sport, subentrando a Daniele Demaria, posso contare sul neoconsigliere Ettore Sanino (lista Bra è Viva, ndr) al quale sono state affidate le “politiche dello sport”. Siamo nel vivo delle manifestazioni e ho già debuttato con Artico Festival. Alle porte, ci aspettano un’estate “calda” e un settembre davvero vasto e ricco di appuntamenti come Bra’s: il festival della salsiccia, del formaggio, del pane e del riso di Bra che ritorna per una edizione da record dal 19 al 22 settembre, con quattro giornate evento. La Giunta precedente ha svolto un lavoro di spessore».
La delega alle Manifestazioni è nevralgica.
«Una delega dal significato davvero profondo.Vi è l’ambizione di portare Bra’s ai livelli di Cheese. Sono due grandi manifestazioni che si alternano nella nostra città e che ci danno lustro. Vogliamo riportare alla ribalta Corto in Bra (Festival nato nel 1996, con l’idea di incentivare e diffondere il cortometraggio come forma espressiva originale, portandolo in provincia, ndr) che ha fatto uscire nomi davvero importanti dalla nostra città, quali Francesco Amato e Stefano Sardo. Cito anche Daniel Daquino. Recentissimamente, posso citare Utopia Underground Film Productions con Alberto Biglino e Nicola Brizio. Manifestazioni come queste fanno sinergia con il turismo e i flussi turistici, ma il turismo a Bra non deve solo essere legato agli eventi in calendario. Collaboro strettamente con il vice-sindaco Biagio Conterno per questo aspetto».
Assessore e calzolaio o calzolaio e assessore?
«Che bella domanda! Direi assessore e calzolaio, con una congiunzione ben marcata. La mia intenzione è di portare al servizio della città di Bra, tutto quello che ho imparato e immagazzinato dall’esperienza come presidente nazionale dell’Associazione Calzolai 2.0. Un’esperienza di coordinamento di un gruppo realmente forte, di categoria. Portare quello che ho imparato nel mio mestiere direttamente nel nuovo ruolo di assessore. Ovviamente continuerò a svolgere la professione di calzolaio nella mia bottega di via Moffa di Lisio e ho già trovato un positivo incastro con la mia nuova agenda, dopo una doverosa riorganizzazione».