Incastonata tra quelle Alpi di Cuneo che sfumano verso la Liguria e il suo mare, la Valle Tanaro non è semplicemente un corridoio di passaggio tra la Riviera dei Fiori e la Pianura Padana, ma una terra variegata dove natura, storia e cultura si amalgamano e si sovrappongono senza soluzione di continuità. Un patrimonio naturalistico di grande interesse oggi sotto tutela per una parte del territorio del Parco Naturale del Marguareis. Grandi spazi si estendono tra Ceva e Garessio e poi un susseguirsi di resti di castelli a Nucetto, Perlo, Priola ed Ormea, alternati a quelli delle torri saracene, segno tangibile dell’invasione di bande di saraceni che si spinsero fino alle valli piemontesi tra l’VIII e l’XI secolo. Tra le peculiarità occorre segnalare la fitta rete di sentieri, strade militari in quota e traversate, a partire dall’Alta Via del Sale. La Balconata di Ormea si snoda invece per una quarantina di chilometri alle spalle dell’omonimo abitato, lungo carrarecce e mulattiere a quote comprese fra gli 850 e i 1.500 metri con dislivelli abbordabili.
Valle Tanaro
Un territorio variegato dove natura, storia e cultura si amalgamano e sovrappongono, evidenziando un paesaggio contraddistinto da un vasto carsismo e da un patrimonio composto da una fitta rete di sentieri, strade militari in quota e traversate come l’Alta Via del Sale, una strada bianca di confine tra Italia, Francia, Piemonte e Liguria