Tra le aziende della provincia di Cuneo crescono le aspettative legate all’attuazione del Piano Transizione 5.0. Emerge dai dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria Cuneo, che ha registrato una nuova risalita della curva relativa agli investimenti. Il grafico relativo all’andamento storico aveva mostrato un crollo nel periodo più buio del Covid e poi due rallentamenti per lo scoppio dei recenti conflitti bellici e per l’incertezza legata proprio all’entrata in vigore del Piano 5.0. Adesso, con il decreto attuativo che è stato firmato, il quadro torna a essere incoraggiante. Nel terzo trimestre del 2024, salgono dal 26,3 al 27,2% le aziende manifatturiere cuneesi che prevedono di realizzare investimenti di una certa rilevanza; inoltre, quasi una su due (48,4%) prospetta investimenti marginali. Un trend che è ancora più marcato nell’ambito dei servizi. Qui la propensione a investire sale di circa 2 punti rispetto al secondo trimestre: quasi un’impresa su quattro pianifica investimenti di una certa entità (24,5%).
Hanno contribuito ad alimentare questo clima di fiducia le opportunità offerte dal Piano Transizione 5.0 che, a livello nazionale, mette in campo risorse per 6,3 miliardi di euro. Questa aspettativa è emersa nel corso del convegno organizzato martedì 30 luglio da Confindustria Cuneo dal titolo “Piano Transizione 5.0: sostegno ai progetti di innovazione e di efficienza energetica”, con interventi anche del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di Confindustria nazionale e del Politecnico di Milano. Presenti in Sala Michele Ferrero i rappresentanti di oltre cento aziende, che si sono potuti confrontare sul provvedimento nazionale volto a sostenere l’innovazione in ambito digitale e green.
«Si tratta di una misura tanto attesa dalle nostre industrie, perché consente di alimentare gli investimenti nell’innovazione, decisivi per la competitività», ha dichiarato in apertura il presidente di Confindustria Cuneo, Mariano Costamagna, aggiungendo: «Le nostre aziende non stanno ferme e lo hanno già dimostrato cogliendo le opportunità legate alla transizione 4.0. È così che hanno potuto migliorare i propri processi produttivi e, di conseguenza, la qualità dei loro prodotti e dei loro servizi. E vogliono continuare su questa strada».
Per accompagnare le aziende in questo percorso, Confindustria Cuneo ha anche attivato un nuovo servizio. «Noi saremo come sempre al fianco delle imprese attraverso un servizio dedicato, lo Sportello 5.0 – ha annunciato Mauro Danna, responsabile Innovazione di Confindustria Cuneo – . Forti dell’attività di supporto fornita per il Piano 4.0, assicureremo consulenza fiscale e tecnica, anche in ambito energetico: questa transizione riguarda infatti sia il digitale che il green. Per raggiungere gli obiettivi dell’Unione europea è fondamentale incrementare l’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili, incentivato dal Piano 5.0, e in parallelo lavorare sull’efficientamento dei consumi energetici».
Un concetto ribadito da Leonardo Mondonico, consultant Energy e Strategy del Politecnico di Milano. Le sue parole: «Sarà una transizione “gemella”, con tante opportunità di sviluppo, legate alla digitalizzazione di trasporti, edifici, processi». Inoltre, l’industria 5.0 impatterà positivamente sull’attenzione verso la responsabilità sociale d’impresa, sulla brand reputation e sull’attrattività aziendale.
Giulia Abruzzese, direttore dell’Area Politiche Fiscali di Confindustria nazionale, ha ripercorso l’iter che ha portato alla definizione del Piano 5.0: «Confindustria ha giocato un ruolo attivo nell’attuazione del Piano 4.0 e nel passaggio al 5.0, dando un contributo significativo nella definizione della misura stessa, con l’obiettivo di ampliare la platea di beneficiari e l’efficacia del provvedimento». Abruzzese ha inoltre fornito alle imprese gli strumenti necessari per comprendere quale sia la strada migliore da perseguire al fine di supportare gli investimenti: «Da una parte – ha osservato – continua a essere operativo il Piano 4.0, dall’altra ci sono le opportunità del Piano 5.0, capaci di garantire benefici ancora maggiori».
Ha aggiunto Raffaele Spallone, dirigente della Divisione Digitalizzazione delle Imprese e Analisi dei Settori Produttivi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy: «Trattandosi di un piano finanziato con risorse del RePowerEu, il programma attivato dall’Ue per incrementare l’indipendenza energetica dei Paesi europei, la misura ha l’obiettivo di raggiungere target di efficienza energetica e sviluppo di produzione di energia da fonti rinnovabili».
I tre ospiti sono stati intervistati da Mauro Danna, Elena Boretto, Nicolò Cometto e Andrea Corniolo, gli esperti di Confindustria Cuneo che si occuperanno dello Sportello 5.0. Sportello che, peraltro, ha dimostrato fin da subito la sua utilità dal momento che alla fase di convegno è seguito un confronto tecnico, con numerose domande da parte dei presenti.