Da Moretta a Parigi, il grazie di Inalpi a Dario Chiadò

Il Commissario Tecnico porta l’Italia alla medaglia d’oro nella spada a squadre femminile per la prima volta nella storia

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Tra le storie di questa XXIII edizione dei Giochi Olimpici ci sono anche piccoli o grandissimi momenti di emozione, come quello vissuto nella calda serata di martedì 30 luglio 2024, una data che rimarrà nella storia sportiva del nostro Paese: l’Italia si aggiudica, battendo i padroni di casa e per la prima volta nella storia – la medaglia d’oro nella spada a squadre femminile.

E dietro a questo successo, il lavoro delle atlete che hanno calcato la pedana del Grand Palais, di tante persone e quello di Dario Chiadò, Commissario Tecnico della nazionale di spada femminile, piemontese, da sempre figura di riferimento di questo mondo sportivo.
Un’emozione per ogni italiano, un orgoglio per Inalpi che, dal 2009 – anno in cui l’Accademia Scherma Marchesa di Torino si aggiudicava l’organizzazione della Coppa del Mondo di fioretto femminile – supporta e crede in un percorso fatto di condivisione di valori. Una condivisione così forte che nel 2012 il Fencing Grand Prix, organizzato sotto la guida di Michele Torella – presidente dell’Accademia Scherma Marchesa, diventa Trofeo Inalpi – un evento di alto rilievo e unica tappa europea del circuito internazionale di fioretto, che vede ogni anno coinvolti i maggiori interpreti della specialità.
Ed è naturale, umano e quasi ovvio, l’enorme felicità che tutta la famiglia Inalpi ha provato un paio di giorni fa, e che tiene ad esprimere in particolare a Dario Chiadò, tecnico preparato, professionista unico, che ha scritto una pagina di storia dello sport italiano, grazie alla conquista del gradino più alto del podio nella specialità, dopo l’argento ad Atlanta 1996 e il bronzo a Tokyo 2020.

Il CDA di Inalpi SpA esprime così il proprio ringraziamento: “Siamo particolarmente orgogliosi di avere avuto modo di affiancare l’incredibile carriera sportiva di Dario Chiadò in questi anni, un percorso di successi condivisi che vede la nostra impresa a fianco di rare eccellenze, alle quali intendiamo dare continuità e supporto”.
Grazie Dario! E grazie a Alberta Santuccio, Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi e Mara Navarria, siete stati d’oro!