Assegnati i lavori alla ditta in seguito alla gara d’appalto e concordato un tempo di realizzazione di 30 giorni e con l’arrivo di settembre racconteremo come si evolve la situazione a Douentza.
La regione di Douentza accoglie una numerosa comunità di sfollati che fuggono dalla guerra, ma gli impianti idrici non sono sufficienti a garantire l’accesso all’acqua potabile a tutta la popolazione residente. Questo aumenta il rischio di diffusione di malattie gastrointestinali come ad esempio il colera, soprattutto per i bambini. La costruzione del nuovo pozzo, resa possibile da questa raccolta fondi, è un primo passo per risolvere questo problema.
Se non hai ancora avuto modo di vederlo, guarda la videointervista a Giovanni Armando, referente LVIA in Mali e a Housseiny Bocoum, sindaco della città di Douentza che è recentemente scomparso lasciando la sua comunità. Il pozzo, di fatti, sarà intitolato alla sua memoria.
cs