“Alpi Marittime”: laboratorio per adolescenti con Diabete di Tipo 1

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Alpi Marittime

“Diab3kking” quattro giorni ai piedi e al cospetto del Monte Gelas. Dal 29 agosto al 1° settembre ragazzi e ragazze con Diabete Tipo 1 fanno base al rifugio Ellena-Soria 1840 m per esplorare il Parco delle Marittime, se stessi, confrontarsi con medici ed educatori e divertirsi con coetanei con i quali condividono la medesima patologia.

È la dodicesima edizione del Campo Educativo Terapeutico in ambiente montano promosso da Jada (Associazione Diabetici Alessandria Junior) che, dal 2017, si svolge con il CAI di Cuneo e i suoi accompagnatori di Alpinismo Giovanile.
Gli adolescenti interessati dall’iniziativa sono trentadue, hanno tra i 14 e i 18 anni. Con loro un’équipe di medici dei reparti pediatrici degli ospedali di S. Croce di Cuneo, Regina Margherita di Torino e “Cesare Arrigo” di Alessandria, psicologi, dietisti, educatori e gli accompagnatori del Club Alpino.

Colle di Finestra, Colle di Fenestrelle e Lago della Maura sono le mete del gruppo dal rifugio. Gite durante le quali i partecipanti potranno sperimentare e verificare i benefici dell’esercizio fisico sull’equilibrio glicemico, acquisendo la capacità di prevenire e trattare le ipoglicemie, attraverso la modulazione della terapia insulinica e delle scelte alimentari in rapporto alla intensità e alla durata dell’impegno fisico.

Il frequente autocontrollo glicemico associato alla modulazione della terapia insulinica e all’apporto di zuccheri semplici e complessi permetterà di ridurre gli episodi di ipoglicemia, tipici dell’esercizio aerobico prolungato (escursione in montagna), sia durante che nelle ore successive alla attività. Inoltre, potranno osservare notevoli riduzioni (dal 40 al 70%) della dose totale giornaliera di insulina” è spiegato dai medici dell’équipe.

Al rifugio Ellena-Soria porteranno le loro esperienze due atleti diabetici: Marco Peruffo, alpinista di altissimo livello e il primo con la malattia a conquistare un 8.000 (Cho Oyu 8201 m) e Alberto Fiorentini, ciclista che ha percorso, tra l’altro, il “Diab à Vélo” dalla Sacra di San Michele a Mont Saint Michel. Oltre ai testimonial porterà il suo contributo anche un guardiaparco delle Alpi Marittime.

Agli aspetti sanitari, della salute e del benessere psicofisico apportati dalla montagna si affiancheranno le nozioni sul corretto approccio all’escursionismo e all’alpinismo, alla lettura delle carte topografiche e all’orientamento a cura degli accompagnatori del CAI di Cuneo che coordinano e mettono in moto tutta la macchina organizzativa.

A nome del gruppo degli accompagnatori Fabio Pellegrino sottolinea come “Da questi campi a livello personale e di emozioni porto a casa sempre di più di quello che penso di poter dare ai partecipanti. Grazie all’iniziativa ci sono giovani che si sono appassionati alla montagna e hanno iniziato a frequentarla con grandi benefici. Tre di loro hanno seguito i corsi di formazione del Cai e sono diventati proprio quest’anno accompagnatori e faranno parte del gruppo con la nuova veste”.

Il Campo Educativo Terapeutico nel suo complesso è inteso come momento di educazione terapeutica e di esperienza di vita e di confronto, contribuirà alla crescita personale dei ragazzi incrementandone la consapevolezza di sé, l’autostima e la fiducia nella possibilità di riuscire a gestire la condizione diabetica al di fuori della solita routine quotidiana ma anche a raggiungere un buon compenso metabolico ed un’assoluta “normalità”.