Taglio del nastro del laboratorio Slow Bag ad Alba

0
1

Mercoledì 4 settembre 2024 alle ore 17.00 verrà ufficialmente inaugurato il progetto Slow Bag – borsificio albese presso il suo laboratorio di Via Zara 10 ad Alba.

Un laboratorio di apprendimento dove poter dare spazio alla creatività in un’ottica di sostenibilità etica e ambientale attraverso un impegno concreto per l’upcycling. Un’iniziativa innovativa dedicata alla creazione di borse e accessori realizzati a mano con materiali di riciclo, quali banner pubblicitari dismessi, tessuti derivanti da abiti dismessi, vecchie lenzuola, ecc.

Il progetto è proposto dalla Condotta Slow Food Alba, Langhe e Roero con il contributo della Fondazione CRC, nell’ambito del bando Percorsi di sostenibilità, in collaborazione con il Mercato della Terra di Alba, Langhe e Roero, Associazione Turismo in Langa, Associazione San Giovanni e Alice Cooperativa Sociale.

Anselme Bakudila, il presidente Slow Food Alba Langhe e Roero Aps, afferma: “Slow Bag vuole essere un progetto sociale perché vuole formare persone senza lavoro ad acquisire un nuovo mestiere, ambientale per via del riuso di materiali destinati a diventare rifiuti, territoriale in quanto implica in partenariato molteplici strutture della società civile locale”. “Inoltre – prosegue Rosalba Rivetti, maestra e docente del progetto – Slow Bag è volto alla condivisione, alla creatività e alla sensibilizzazione alle pratiche sostenibili che vogliono il coinvolgimento diretto della comunità. Un’opportunità unica per dimostrare come il riciclo possa diventare una risorsa preziosa e un motore di creatività e innovazione”.

Il cuore nel riciclo e nell’upcycling
Il progetto si distingue per mettere in luce nuovi e vecchi mestieri. Un servizio a disposizione della comunità che si vuole sostenibile, attraverso la formazione di persone interessate all’apprendimento di un nuovo mestiere e a diventare professionalmente abili nella futura gestione del laboratorio attrezzato con macchinari professionali di ultima generazione. Il tutto con un occhio rivolto anche al passato e al recupero di antiche tecniche di lavorazione di materiali naturali, come la creazione dei cavagnin, cestini realizzati a mano con l’utilizzo di rametti di salice sotto l’abile guida del maestro Renzo Borello.

I materiali utilizzati provengono da fonti riciclate, come i banner pubblicitari in PVC o altri tessuti di scarto, così come da fonti naturali e vengono trasformati in prodotti robusti, pratici e utili, promuovendo un ciclo virtuoso di riuso e sostenibilità. Questi vengono poi trasformati a mano da volontari debitamente formati, che per mesi hanno messo in pratica gli insegnamenti di professionisti del mestiere per imparare tecniche di cucito antiche e, al contempo, innovative.

Una sede fissa per il riciclo creativo
Per la prima volta sul territorio albese, prende vita un laboratorio dedicato al riciclo creativo che avrà una sede fissa in Via Zara 10. Questo spazio non sarà solo un luogo di produzione, ma anche un punto di condivisione aperto al pubblico, dove sarà possibile osservare da vicino il processo creativo di trasformazione dei materiali. Inoltre, le creazioni saranno distribuite nel consueto Mercato della Terra in Piazza Pertinace, contribuendo a diffondere la cultura del riciclo e del riuso.

Slow Bag è un progetto che vuole consolidarsi nel tempo. A partire dall’autunno verranno programmati appuntamenti didattici e di formazione aperti al pubblico, dove la comunità potrà fare diretta esperienza della lavorazione e della creazione delle borse, dei cavagnin e degli accessori.

cs