Si amplia il perimetro del Protocollo d’intesa siglato ad aprile, sotto il coordinamento della Prefettura di Cuneo, “per la prevenzione di situazioni di sfruttamento lavorativo nei territori di Alba, Langhe e Roero e per la promozione di lavoro regolare, abitare dignitoso e trasporti per i lavoratori agricoli stagionali”. Nell’ambito della riunione dei firmatari, svoltasi giovedì 5 settembre nel Municipio di Alba, il documento è stato infatti sottoscritto anche da Confindustria Cuneo e Camera di Commercio di Cuneo, rappresentate nell’occasione dai rispettivi presidenti, Mariano Costamagna e Luca Crosetto.
«Con più di 50 aziende vitivinicole associate, Confindustria Cuneo rappresenta oltre 1.600 addetti del settore – ha dichiarato il presidente di Confindustria Cuneo, Mariano Costamagna -. Siamo quindi parte attiva all’interno di questa importante filiera e, peraltro, da sempre, abbiamo una sensibilità spiccata rispetto alla difesa e alla promozione del “lavoro buono”. Alla luce di ciò, abbiamo avvertito la responsabilità di aderire al Protocollo d’intesa. Il fatto che il Prefetto di Cuneo, Mariano Savastano, al quale va il nostro ringraziamento, abbia voluto coinvolgerci direttamente certifica il valore delle iniziative che abbiamo realizzato, e che realizzeremo, per rispondere alle necessità delle imprese nel totale rispetto dei diritti dei lavoratori».
«Chiarire il quadro normativo entro il quale le imprese devono muoversi è essenziale – ha aggiunto Paola Lanzavecchia, presidente della Sezione Vini e Liquori di Confindustria Cuneo -. Per questo, abbiamo avviato un confronto con Confcooperative Piemonte Sud e Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, a cui ha partecipato anche la Camera di Commercio. Un confronto che ha già determinato risultati concreti: il primo è il “Vademecum per il lavoro sostenibile in vigna”, trasmesso ai nostri rispettivi associati, che pone l’accento sugli aspetti normativi capaci di rendere la filiera del lavoro in vigna pienamente sostenibile anche dal punto di vista sociale. Seguiranno altre iniziative, tra cui l’incontro che proporremo in videoconferenza il 12 settembre per approfondire i contenuti del vademecum; tutto ciò con la consapevolezza che solo con il lavoro di squadra e il coinvolgimento di ciascun soggetto interessato dalla filiera, a partire dalle istituzioni, potremo superare le situazioni più complesse e continuare a fare bene».