«Bra’s cresce ancora Ormai è un grande evento»

A pochi giorni dalla nuova edizione del festival braidese abbiamo intervistato Luigi Barbero, direttore di Ascom Bra: «Dal Gran Galà agli incontri culturali: il programma di quest’anno è ricco e variegato»

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Da giovedì 19 a domenica 22 settembre tor­na il prestigioso ap­puntamento con “Bra’s”, il festival della salsiccia, del formaggio, del pane e del riso di Bra. Organizzato dal Comune e dall’Ascom di Bra, in collaborazione con i Consorzi Salsiccia di Bra, Bra Dop, del Pane di Bra e del Riso di Bra, Confartigianato Cuneo, Coldi­retti Cuneo, Cam­pagna Amica, con il sostegno di Regione Piemonte, Camera di Com­mercio di Cuneo, Ente Turi­smo Langhe Monferrato Roero e Fondazione Crc, l’atteso evento sarà l’occasione per celebrare la tradizione enogastronomica del territorio e valorizzarne le eccellenze. Per quattro giorni la Città della Zizzola sarà attraversata da un clima di festa e condivisione di gusti ed emozioni, nell’ambito di una rassegna che punta a diventare sempre più ambiziosa e affascinante agli occhi dell’intera provincia e non solo. Ad una settimana dallo start ne abbiamo parlato con Luigi Barbero, direttore di Ascom Bra.

Direttore, quali emozioni la accompagnano alla vigilia dell’edizione 2024 di “Bra’s”?
«Siamo al tempo stesso sorpresi e soddisfatti del coronamento di un impegno che stiamo portando avanti insieme al Comune e a tutti gli altri enti organizzatori. Sta salendo una grandissima attesa: la captiamo dalle telefonate, dall’interesse e dalla straordinaria partecipazione agli appuntamenti di presentazione. Siamo molto contenti di come sta procedendo il cronoprogramma di avvicinamento a quello che sta assumendo le dimensioni di un grande evento».

Nella sua anteprima il Festival sta varcando i confini locali con le presentazioni nei templi enogastronomici di Piemonte, Liguria e Lom­bardia. Come si è sviluppata questa novità?
«La salsiccia di Bra sta avendo un successo strepitoso nei confronti dei consumatori di un’a­rea molto vasta che travalica il Piemonte. Ci sembrava dunque giusto, nel solco di questa onda di grande riconoscibilità del pro­dotto, presentare l’evento anche fuori regione, mantenendo viva l’idea di coinvolgere anche l’alta ristorazione. Dopo gli appuntamenti stellati di Alassio e Torino, al Diana Grand Hotel e al ristorante Del Cam­bio, con gli chef Ivano Ric­chebono e Matteo Baronetto, domani, venerdì 13, andremo nel tempio del Mudec, al ristorante Enrico Bartolini, l’unico tre stelle Michelin di Milano. Sono sette in totale gli chef stellati che hanno accettato con entusiasmo di diventare ambasciatori della salsiccia di Bra: conoscono il prodotto, lo apprezzano e lo propongono anche in carta».

Tra gli obiettivi di “Bra’s” c’è anche il desiderio di rendere accessibile a tutti l’alta cucina. È in questa direzione che si inserisce il Gran Galà di apertura del Festival: la cena tristellata a cura di Davide Bo­glioli, executive chef del ristorante Bartolini, che si terrà giovedì 19 a partire dalle 20,30. Come si può partecipare all’evento?
«È possibile prenotarsi online, su www.brasfestival.it, ma anche telefonando all’Ufficio Manifesta­zio­ni del Comune o all’Ufficio Ascom. La cena è riservata ad un massimo di duecento persone: l’invito è quello di non perdere l’occasione di vivere, ad un prezzo più accessibile, un’esperienza di cultura gastronomica davvero straordinaria».

“Bra’s” coinvolgerà varie aree della città.

«Il Gran Galà si terrà sotto l’ala di corso Garibaldi, dove sabato 21 e domenica 22 gli chef Massimo Camia, Pasquale Laera e Filippo Oggioni prepareranno i piatti stellati. In piazza XX settembre avremo un padiglione gourmet, dove saranno radunati i consorzi delle eccellenze di Bra, del Piemonte, della Liguria e della Valle d’Aosta. Avremo ancora un’area dedicata ai produttori, curata da Coldiretti, che proporrà anche dei laboratori del gusto, quella delle eccellenze artigiane di Confartigianato e quella del Mercato della Terra di Slow Food».

Il Festival non è soltanto un appuntamento enogastronomico, ma coinvolge anche musica, cultura e arte. Quanto conta proporre un’offerta così completa (il programma dettagliato è disponibile su www.brasfestival.it)?

«L’evento attira turisti anche da fuori Italia, sono arrivate prenotazioni pure dalla Svizzera e questo per noi è uno dei risultati più importanti. Naturalmente questi quattro giorni devono essere riempiti, in particolare per chi arriva da fuori ma non solo, da momenti di festa. Ci saranno spettacoli, avremo un’edizione straordinaria di “Aperitivo in Consolle”, che coinvolgerà quindici locali braidesi, dj set e concerti. Ci sarà spazio anche per diversi momenti culturali: tra questi, domenica mattina si terrà un convegno dedicato alla salsiccia di Bra e ai progetti di ulteriore sviluppo e consolidamento di questo prodotto. La carrellata di appuntamenti è davvero molto ricca».

In generale qual è il suo auspicio per questa edizione e quali sono, invece, le prospettive future dell’evento?

«Come dicevo, le attese e l’interesse intorno all’evento stanno crescendo notevolmente. Siamo quindi convinti che, in alternanza con “Cheese”, Bra possa ospitare un altro grande evento, tra i più importanti della provincia di Cuneo. L’obiettivo è quello: ci stiamo lavorando e credo che pian piano ci stiamo avvicinando».

 

Articolo a cura di Domenico Abbondandolo

Davide Boglioli l’enfant prodige dell’alta cucina italiana nato all’ombra della Zizzola

Una esclusiva cena tristellata a un prezzo mai visto sotto l’Ala con ai fornelli l’Executive chef del Mudec Davide Boglioli, scelto da Enrico Bartolini per guidare il ristorante più rinomato e celebrato di Milano. Comincerà così Bra’s, nel segno dell’alta cucina preparata da un braidese doc, sì perché Davide Boglioli è un figlio della città della Zizzola, dove è nato nel 1991 e dove si è formato nell’istituto Velso Mucci.
Il menù di giovedì 19 settembre prevede una sorpresa dello chef a precedere il sandwich Milano-Bra e l’imperdibile risotto “In-Bra-nato”, prima del filetto di vacca e nocciola e del dolce “La Zizzola” il tutto innaffiato dai nettari scelti dalla Banca del vino di Pollenzo.
Il cuoco di origine braidese si racconta a Rivista Idea: «Tutto è cominciato a 13 anni al Velso Mucci, la scuola che ha valorizzato la mia vocazione per la cucina. Dopo le prime esperienze è arrivata la grande occasione nel 2012 con la chiamata di Enrico Crippa per il suo Piazza Duomo. Mi sembrava un sogno per un ragazzo poco più che ventenne, è stata una palestra straordinaria».
Boglioli rimane sei anni ad Alba: «Sono entrato nel Piazza Duomo che ero un ragazzo di belle speranze e ne sono uscito uomo con la scuola di uno dei più grandi chef del Mondo. Enrico Crippa è stato un maestro di cucina, ma anche di vita».
Dopo il Piazza Duomo Boglioli spicca il volo verso il “Trivet” ristorante londinese due stelle Michelin. Durante un rientro in Italia lo chef braidese conosce il cuoco dei record Enrico Bartolini che lo vuole subito con sé e gli affida il suo ristorante più prestigioso: «Bartolini è una persona calma, preparata, colta che nutre grande fiducia nei giovani cuochi. Per me è stato un grande onore diventare l’executive chef del Mudec».
Nonostante il lavoro lo tenga spesso lontano dalla sua città Boglioli ha mantenuto forte il cordone ombelicale con Bra: «È casa e lo sarà sempre, a Bra c’è la mia famiglia e ci sono gli amici più cari. Una famiglia molto al femminile con due sorelle e cinque nipoti femmine in cui sono cresciuto coccolato e dove torno sempre volentieri».
Lo chef braidese conclude: «Non vedo l’ora di tornare a cucinare a Bra i prodotti della mia città, vi aspetto tutti a Bra’s». (Marcello Pasquero)