Santa Croce e Carle un salto in avanti con tre inaugurazioni

Nuova Medicina Interna, secondo acceleratore lineare e Risonanza 3Tesla. Con il direttore Tranchida, presenti gli assessori regionali Gallo e Bongioanni

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Sono stati inaugurati al Santa Croce e Carle, alla presenza degli assessori regionali Gallo e Bongioanni, la nuova Medicina Interna, il secondo acceleratore lineare e la Risonanza 3Tesla.
«Qundici mesi fa ho accettato la sfida di dirigere l’azienda ospedaliera S. Croce e Carle per­ché conoscevo il sistema valoriale di questa Azienda». È molto diretto e determinato Livio Tranchida, prima commissario poi direttore generale del S. Croce, in una giornata importante alla presenza di molti responsabili di struttura e di comparto, di numerose autorità civili e militari, convenute nel salone di rappresentanza dell’ospedale in occasione dell’inaugurazione del nuovo reparto di Me­dicina Interna, che con i suoi 53 posti letto è anche un moderno modello organizzativo che consente, nella gestione della bassa ed alta complessità dei casi clinici, di affrontare le sfide di un mondo che cambia profondamente anche in Sanità e che deve fare i conti con un nu­me­ro crescente di pazienti (negli ultimi anni sono raddoppiati i ricoveri) e carenza di personale. Sono stati anche presentati il secondo acceleratore lineare acquistato con i fondi Pnrr con due mesi di anticipo sul cronoprogramma (una delle grandi apparecchiature previste, nell’am­bito di un fondo di 8,5 milioni di euro che saranno spesi entro fine 2024) e la 3Tesla, una Risonanza Magne­ti­­ca utilizzata soprattutto per l’esame delle lesioni cerebrali, fondamentale in un’azienda dove convivono e collaborano ra­diologia interventistica, ra­dio­terapia, neuroradiologia: un’apparecchiatura unica per ora nel Piemonte Sud e acquistata con il contributo (600mila euro su 911) della Fondazione Crc rappresentata dal presidente Mauro Gola.
Ancora Tranchida: «Per gestire un Hub di secondo livello non sono sufficienti competenze tecniche, è necessario agire sulla leva dei professionisti per condividere gli obiettivi, ponendo in atto un’alleanza stretta». Un modo di operare che ha consentito al S. Croce di raggiungere una produzione al 105% sul 2019, periodo ante covid di riferimento, un’azienda che ormai ha portato il robot “Da Vinci” alla piena saturazione con 400 interventi l’anno e sta pensando di acquisirne un secondo.
Tra qualche giorno inizieranno anche i lavori per la messa in sicurezza antisismica al Carle. Anche qui con un grande lavoro di squadra: «Non abbiamo sospeso l’attività degli ambulatori, effettuiamo più di 35mila interventi all’anno, alcuni di estrema complessità». Poi il manager ha lanciato un messaggio: «Non possiamo continuare a chiedere miracoli alla classe dirigente. Alcune scelte sono ineludibili. Serve responsabilità, allineamento, consenso con i Primari».
Luigi Fenoglio, Anna Merlotti e Alberto Talenti (direttori ri­spet­­tivamente di Medicina Interna, Radioterapia e Radio­logia) hanno illustrato le peculiarità sia dell’organizzazione della nuova Medicina, sia delle due grandi apparecchiature, ormai in funzione. L’incontro si è concluso, prima del taglio del nastro al 5° piano e la visita nei sotterranei all’acceleratore a alla nuova risonanza, con i saluti degli assessori regionali Mar­co Gallo e Paolo Bon­gioanni, delegati dal pre­si­dente Al­berto Cirio a rappresentare la Regione Piemonte a Cuneo in questa occasione speciale.

Fondazione ospedale di cuneo: coppia di sposi raccoglie 15mila euro per il reparto di oncologia

La raccolta fondi lanciata dagli sposi Sara e Massimiliano a sostegno del reparto di Oncologia dell’Ospedale Santa Croce ha superato la quota di 15.000 euro grazie alla generosità di amici, parenti e cittadini sconosciuti alla coppia che hanno aderito alla loro proposta di rinunciare alla tradizionale lista nozze.
Questa iniziativa, ideata e voluta da questa giovane coppia di sposi e gestita dalla Fondazione Ospedale Cuneo Ets, ha riscosso un ampio consenso e rappresenta un gesto di grande solidarietà verso chi deve affrontare momenti difficili a causa delle patologie oncologiche. La campagna di “personal fundraising” ha coinvolto oltre 120 tra amici, parenti e anonimi cittadini che hanno contributo con le loro donazioni: un incredibile traguardo che consentirà di realizzare qualcosa di ancora più grande per migliorare la cura dei malati oncologici.
Nei prossimi giorni insieme al dottor Gianmauro Numico, primario del reparto, la Fondazione Ospedale Cuneo Ets definirà come utilizzare i fondi raccolti dagli sposi Sara e Massimiliano che potranno essere destinati a migliorare le attrezzature e i servizi del reparto di Oncologia, ad esempio con l’acquisto di specifici caschi per la prevenzione dell’alopecia da chemioterapia, contribuendo così a rendere il percorso di cura più efficace e sostenibile per i pazienti.
La Fondazione invita chiunque stia organizzando un evento speciale, come un matrimonio, un compleanno o un anniversario di nozze, a considerare l’opzione di trasformare questi momenti di festa in un’opportunità di fare del bene.
Per maggiori informazioni sulla Fondazione e sulle modalità di donazione, è possibile visitare il sito web (www.fondazioneospedalecuneo.it) oppure si può contattare la Fondazione alla mail [email protected].