La sfida di Alan

Friedman, giornalista americano notissimo, autore di grandi interviste e scoop internazionali, diventa concorrente di “Ballando con le Stelle”. Una scelta curiosa e coraggiosa, specchio di umiltà, autoironia e voglia di mettersi in gioco

0
0

«Ho fatto tante cose con il cervello ma nulla con il corpo, non ho mai ballato in vita mia e mi considero totalmente imbranato». Eppure, in barba all’autoritratto, Alan Friedman è concorrente di “Ballando con le stelle”, fortunata trasmissione di Milly Carlucci che vedrà volteggiare anche la regina del nuoto, Federica Pellegrini, e gli attori e conduttori Luca Barbareschi e Bianca Guaccero. Personaggi conosciuti e attesi, ma la vera star, inutile girarci attorno, è il popolare giornalista: sul piccolo schermo siamo abituati a vederlo commentare Donald Trump e Kamala Harris, candidati alla presidenza americana, perciò solo immaginarlo piroettare e muovere passi ritmati ci sorprende, pensarlo poi esposto ai voti d’una giuria che solleva palette ci spiazza.
Un volto di casa, come tanti che bucano i tg e dopo anni ci sembra d’avere in soggiorno con noi, particolarmente amato per l’aspetto pacioso e l’inconfondibile accento che ha suggerito il soprannome di Ollio, simpatico per i tanti ammiratori e tagliente per i pochi detrattori, competente come pochi eppure semplice nelle spiegazioni e nell’eloquio, chi lo conosce aggiunge assai modesto.
La scelta di mettersi in gioco, a 68 anni, è d’altronde essa stessa specchio di umiltà, oltre che di autoironia, perché il gusto della sfida, la voglia di stupire, la pazienza di imparare consegnandosi alla severa maestra Giada, prevalgono sul timore d’apparire goffo e strappare più risate che sorrisi. Intanto sorride lui, divertito, svelando la motivazione leggera della scelta che si somma al carisma di Milly e alla voglia di misurarsi in una realtà lontanissima dal suo mondo: essere pagato per perdere chili, lui che al contrario, in perenne lotta con il sovrappeso, periodicamente paga per rimettersi in forma rifugiandosi in centri specializzati.
Giura, chi bazzica le prove, che Friedman saprà lasciarci increduli, determinato com’è ad apprendere un’arte sconosciuta e lottare addirittura per vincere, ligio nei sacrifici e aperto alle bacchettate dell’insegnante, lui che ha intervistato Primi ministri e Capi di stato, politici ed economisti di spicco, e ha realizzato scoop famosi, su tutti lo scandalo Irangate. Magari saremo costretti – e la battuta diventa occasione per elencare i suoi infiniti volti e competenze – ad aggiungere “ballerino” a un biglietto da visita ricchissimo: giornalista, scrittore, conduttore televisivo, sceneggiatore cinematografico e produttore. Ne sarebbe orgoglioso, perché dimostrerebbe d’esser vincente – e lo sarà, state certi, a prescindere dal risultato – con il fisico e non solo con la mente, dopo una vita di successo tra libri e scrivanie, atenei e redazioni, tappe bruciate nello studio e nel lavoro: laurea ad appena 20 anni alla New York University, nella sua città natale, master a Washington, primi impieghi alla Casa Bianca e all’Herald Tribune, presidente della Fbc Media di Londra, firma del Financial Times, conduttore per Rai, Sky La7 e Rtv, editorialista per La Stampa e il Corriere della Sera. In realtà, se il ballo è da esplorare, lo sport non è proprio a lui sconosciuto. Non a caso, sul video pubblicato sui social del programma, dove ha annunciato la sua partecipazione, è stato ripreso impegnato in una partita di tennis: altro aspetto poco noto a noi telespettatori, altro tratto inedito della sua persona, prepariamoci a scoprirlo insieme in versione ballerino pronti, come Zazzaroni o Lucarelli, ad alzare anche noi, idealmente, una paletta.