Irlandese, autore di romanzi, racconti e poesia, traduttore dall’italiano, vive tra Cork e Camogli e l’Italia, a cui è particolarmente legato, torna spesso nei suoi lavori tanto da aver pubblicatogli ultimi due romanzi, ‘La ballata del letto vuoto’ (Nutrimenti, 2021) e ‘Ti ricordi Mattie Lantry’ (Guanda, 2024) prima qui che in Irlanda.Nel 2005 è stato selezionato per il Man Booker Prize, nel 2011 ha vinto il Virginia Faulkner Award e nel 2017 è stato il primo europeo a vincere il Drue Heinz Literature Prize, con la raccolta di racconti The Islands. Nel 2019 Crocetti dedica a ‘Le notizie sono’, una parziale selezione delle sue poesie, un articolo di ben quattordici pagine.È tradotto in molte lingue, tra cui italiano, cinese, tedesco, portoghese, serbo, catalano, lettone e macedone. È dottore in scrittura creativa. ‘Ti ricordi Mattie Lantry?’ è un noir scritto da un poeta con un profondo senso civico-politico-umano: una vecchia e irrisolta storia di omicidio che riemerge nella vita del protagonista in modo inusuale e che getta più di un’ombra. E che non molla mai il lettore. Lui, un autore conosciuto che decide di offrire un corso di scrittura in modo anonimo a cinque aspiranti e altrettanto anonimiautori. La vittima, un suo ex compagno di scuola, una sorta di genio ribelle. Gli indiziati: gli stessi compagni, che forse si celano in uno degli aspiranti autori del corso. L’epoca dell’omicidio: 1980. Oggi: 2020, il Covid. Lo sfondo: l’Irlanda, l’Oceano, l’andare in mare, l’abbandono di una periferia territoriale, la violenza -fascino incluso -della legge del più forte, la crudeltà del capitalismo e del privilegio economico. La poesia: emerge ovunque, dalla figura del nonno, un vecchio soldato, della vittima, che si è preso sempre cura di lui, alla stessa vittima, Mattie, all’Oceano. Il libro nel libro nel libro: un’acuta riflessione sulla scrittura. L’altro libro nel libro nel libro: un’acuta riflessione sul gregge, sull’abbandono, sulla prevedibilitàdella natura umana. E molto altro.E ancora una volta un libro in cui c’è anche molta Italia, traduzione di Stefano Tettamanti.A dialogare con William Wall ci saranno la poeta e scrittrice Elisa Audino e l’editrice Cristina Daglio. L’incontro sarà preceduto da un momento open-mic del cuneese Luca Isoardo. |