Una conferenza stampa ha spiegato cosa e come cambia nelle due sedi
Lunedì 22 settembre 2014 – 17.30
Riorganizzazione della day e week surgery con l’obiettivo di ridurre le liste d’attesa e integrazione delle attività di pronto soccorso sulle due sedi del presidio di Savigliano-Saluzzo. Questi i temi della conferenza stampa di lunedi 22 settembre, declinati e approfonditi dai responsabili presenti all’incontro, insieme al direttore generale Gianni Bonelli, al direttore sanitario Gloria Chiozza e al Sovrintendente sanitario dei Presidi Ospedalieri Mirco Grillo.
“Con queste operazioni – ha spiegato Bonelli in apertura – siamo al completamento della riorganizzazione dell’ospedale di Saluzzo: da questa settimana è operativa quella della chirurgia ed è avviata, con un percorso in tre step, di qui a inizio 2015, un’integrazione più operativa delle attività di pronto soccorso. E’ sempre più evidente una gestione integrata di due sedi di un unico polo ospedaliero”.
L’avvio della fase di integrazione delle attività di pronto soccorso era partita nel mese di giugno con la nomina del primario unico Giorgio Nova: “Il problema vero consisteva in lentezze organizzative, con accessi e visite ripetuti. I trasferimenti dei pazienti da Saluzzo a Savigliano e viceversa sono stati regolati per ottenere un’adeguata protezione, introducendo la presenza dell’infermiera, mentre per situazioni più gravi è prevista anche la figura del medico ed eventualmente quella del rianimatore. Inoltre abbiamo inserito la modalità di prenotazione interna per il controllo dell’esito delle prime visite del pronto soccorso: il paziente può ora recarsi nel giorno ed ora stabiliti direttamente presso l’ambulatorio di chirurgia per i controlli.”
Un’altra novità, già in essere, consiste nel fatto che i codici bianchi e verdi per visite di consulenza ostetrico/ginecologica e pediatrica, dopo l’accesso al PS di Saluzzo e la visita del medico, sono trasferiti a Savigliano per eseguire la visita specialistica (qui, dopo la visita e le dimissioni, il paziente viene riaccompagnato a Saluzzo). Il paziente con problematiche ortopediche non gravi, quando transita in pronto soccorso per chiusura dell’ambulatorio, viene visitato e, previa radiografia e immobilizzazione, dimesso per eseguire la visita ortopedica nel primo giorno utile.
In una seconda fase del percorso, che si concluderà a fine anno, per determinati problemi (di tipo oftalmico o otorinolaringoiatrico) l’infermiera (debitamente formata con corsi specifici) richiede direttamente la visita in ambulatorio (il paziente di Saluzzo viene condotto allo specifico ambulatorio a Savigliano).
Entro i primi mesi del 2015 si attuerà la terza fase del percorso di integrazione, che prevede le dimissioni dirette da parte dell’ambulatorio che effettua la visita, senza un ulteriore passaggio in Pronto.
“Dobbiamo ribadire – ha voluto sottolineare il direttore del dipartimento di Emergenza e Urgenza Giuseppe Vai – che le novità riguarderanno sia Savigliano sia Saluzzo, senza differenziazioni tra le due sedi del presidio”.
In questi giorni sarà anche diffusa una campagna di comunicazione, con l’affissione di locandine nei due ospedali, per sottolineare il concetto di integrazione tra le professionalità che operano nell’ambito delle attività di pronto soccorso a Savigliano e Saluzzo: sul manifesto compaiono, in gruppo, il direttore del dipartimento di Emergenza Urgenza, il direttore della Medicina e Chirurgia d’Urgenza di Savigliano e del Pronto soccorso di Saluzzo, le due coordinatrici (del PS di Saluzzo e del DEA di Savigliano).
Piercarlo Sciandra, 52 anni, dal 1 ottobre sarà responsabile della Struttura semplice “Chirurgia generale del presidio di Saluzzo”. La decisione, in linea con quanto già attuato a Ceva, è stata assunta formalmente oggi, dalla direzione generale dell’Asl CN1. Una nomina che suggella la riorganizzazione dell’attività chirurgica del polo ospedaliero Nord.
Spiega Giuseppe Guerra, direttore sanitario del Presidio Savigliano-Saluzzo: “Dal 9 settembre sono riprese, a Saluzzo, le 15 sedute operatorie settimanali (di cui 8 con anestesista). Abbiamo unito le liste di attesa per interventi chirurgici su Savigliano e Saluzzo: i casi più gravi, di pazienti con comorbilità che richiedono un passaggio successivo all’intervento in Rianimazione, saranno eseguiti a Savigliano; tutti gli altri, cioè la maggior parte dei casi, a Saluzzo. In tal modo avremo sedute operatorie utilizzate al meglio, con l’obiettivo di smaltire, entro fine anno, un po’ di arretrato”. A Saluzzo saranno trattate ernie, varici, colecistectomie semplici, si eseguiranno interventi di proctologia; sono inoltre previste una seduta di otorinolaringoiatria e, dal 24 ottobre, di odontostomatologia per soggetti difficili.
Redazione