Tra personaggi storici, eventi drammatici, amori complessi, storie vere e altre di fantasia, l‘Alba del Medioevo ha preso vita, ieri sera, sabato 5 ottobre attraverso una rievocazione storica, uno degli appuntamenti più attesi dell‘autunno.
L‘evento che si è svolto in piazza Risorgimento ha contato sulla pertecipazione e sull’entusiasmo dei nove borghi cittadini che hanno dato il via alla serata con l‘investitura del podestà.
Luca Sensibile, presidente della Giostra delle cento torri, sottolinea: «Abbiamo scelto di riproporre un modello di successo, organizzando l‘investitura e la rievocazione nella stessa serata. La prima parte ha contato sulla partecipazione del gruppo storico e degli sbandieratori Città di Alba, e si è ispirato all‘episodio del 1275, quando Alfonso Falletti, capitano del popolo, conferì il titolo di podestà al cavaliere Raimondo Artusio mentre Alba era assediata dagli astigiani. Dopo l‘atto di sottomissione, i rappresentanti dei borghi si sono rivolti al podestà chiedendo il permesso di correre il Palio».
Ieri sera poi, il Borgo San Martino, si è aggiudicato il premio per la migliore rievocazione storica con un episodio dedicato all’emancipazione femminile. Il Borgo di San Martino ha dedicato la sua rappresentazione a donne che hanno superato le avversità e sono riuscite a emergere “Fuori dall’ombra”. Questo tema ha saputo conquistare la giuria di esperti, sotto la guida del recente “amico della Giostra“, Antonio Buccolo. Nonostante la scena presentasse una coreografia relativamente semplice, il suo potente messaggio di speranza ha risuonato fortemente, specialmente per tutte quelle donne che ogni giorno affrontano la sfida di vivere nell’invisibilità.
E oggi, domenica 6 ottobre si corre il Palio degli Asini, la pazza corsa che vede i nove borghi della città sfidarsi per la conquista del drappo. L’evento si svolge attorno alla Cattedrale di San Lorenzo in pieno centro storico di Alba.