Uomini di Mondo l’adunata ricorda Eugenio di Savoia

Fu il generale della Casa reale ad avviare la tradizione continentale del croissant accompagnato dal cappuccino. Domenica a Cuneo canti, balli e il premio 2024 assegnato a Giuseppe Carboni di Olimac

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Ritorna, in concomitanza della Fie­ra del Marrone, la 24esima Adunata Nazionale degli Uomini di Mondo, l’Associazione nata nel 1998 prendendo spunto da una frase pronunciata dall’attore napoletano Anto­nio de Curtis in arte Totò in nu­merosi suoi film: «Sono un uomo di mondo, ho fatto il militare a Cuneo», e riunisce tutte le persone che anche per un solo giorno hanno prestato servizio militare o civile nella nostra Provincia. Sono più di 16mila i tesserati, a cominciare dalla nipote di Totò, Elena Anticoli de Cur­tis, fino al presidente Matta­rella, capo delle Forze Ar­mate, venuto in missione sul nostro territorio.
L’associazione, presieduta da Danilo Paparelli (nella foto) insieme ad Ezio Cavallo, Antonio San­tullo, Viviana Bessone, Ro­berto Marengo, Marco Alloc­co, Salvatore Sangrigoli ed altri ancora, in questa edizione andrà a celebrare un altro storico personaggio che ha le caratteristiche per essere denominato “Uomo di Mon­do” a tutti gli effetti, com’è stato fatto in precedenza per celebri militari: da Giuseppe Garibaldi a Napo­leone, da Annibale a Buffalo Bill e che hanno avuto importanti relazioni con la nostra città o provincia.
Quest’anno il comitato scientifico composto dal Direttivo stesso e coadiuvati da Flavio Russo, ha individuato in Eu­genio di Savoia, l’onore di ap­partenere alla grande famiglia degli “Uomini di Mondo”. Fi­glio di un cadetto di Casa Sa­voia e di una nipote del cardinale Mazzarino, primo mi­nistro del Re Sole, si dedicò giovanissimo alla carriera mi­litare, rivelando da subito quelle doti strategiche e tattiche che ne fecero il più grande condottiero europeo prima di Napoleone. L’assoluta miopia del re francese, lo convinse a offrire la sua spada all’Impe­ratore d’Austria, il quale gli affidò prima compiti diplomatici, poi la guida del suo esercito, alla testa del quale Eu­genio sbaragliò i Turchi a Belgrado e sotto le mura di Vienna, liberando per sempre l’Europa dall’incubo ottomano. Nel 1706 accorse in aiuto del cugino Vittorio Amedeo II, duca di Savoia, liberando Torino dal terribile assedio dei Francesi. I due cugini, saliti a Superga per esaminare dall’alto la situazione, fecero voto di erigervi, in caso di vittoria, la Basilica che domina Torino. Fu allora che Eugenio svolse il suo “servizio militare” in provincia di Cuneo, quando venne a verificare la sicurezza delle mura di Che­rasco, città che, proprio du­rante l’assedio di Torino, ospitò la famiglia ducale, il Senato, l’Università e la Santa Sindone. Fu durante le trattative per la Pace di Passa­ro­witz, nel 1718, che il caso legò il nome di Eugenio a quella che ancora oggi costituisce la colazione europea per antonomasia. Lo chef del­la Corte Imperiale, preparò per Eugenio, vincitore sui Turchi le cui insegne recavano la mezzaluna crescente, un dolce di quella forma im­pastato a fagottino: il croissant. Lo accompagnò con una nuova bevanda appena arrivata a Vienna: il caffè. Quan­do Padre Marco d’Aviano, fra­te e ministro di Francia, disse di averlo provato a Parigi e avendolo trovato un po’ forte per il suo stomaco cagionevole, lo chef provò ad allungarlo con il latte, e, con sorpresa di tutti, esclamò «Padre, adesso ha il colore del vostro saio!». Voilà: cappuccino e croissant. Durante il corteo di do­menica 20 Ottobre, che prenderà il via da piazzetta Totò (adiacente al Teatro Toselli) alle ore 10 dopo l’ammassamento dei partecipanti ed ac­com­pa­gnati dalla Fanfara Buc­­caresi e dal gruppo I Me­lannurca di Torino, si snoderà per via Roma per raggiungere piazza Galimberti tra musica e balli della tradizione partenopea, farà sosta, a metà percorso presso il ristorante Don Ar­man­do per degustare la co­lazione europea composta da cappuccino e croissant che proprio Eugenio, già Uomo di Mondo, aveva ideato.
Raggiunta la piazza, sul palco messo a disposizione dal Co­mune di Cuneo, verrà conferita la Targa di Uomo di Mondo dell’anno al personaggio del nostro territorio che s’è contraddistinto nel mondo intero dando onore alla nostra città e provincia aggiungendosi agli altisonanti nomi che l’hanno preceduto. La scelta di quest’anno è caduta su Giuseppe Carboni, il titolare fondatore della ditta Olimac, nonché leader planetario degli spannocchiatori che, con metodi innovativi e brevettati è di­ventata l’eccellenza nella raccolta del mais.
Al termine della cerimonia di premiazione, verrà presentata una novità mondiale assoluta che rivoluzionerà il mo­do di approcciarsi alla nostra città. Il Comitato scientifico, dopo studi e riflessioni durati anni, è venuto a capo di cosa caratterizza il Cuneese in ogni parte del pianeta, la sua riconosciuta ed ammirata disinvoltura per la capacità di approcciarsi con intelligenza e savoir faire in ogni situazione che gli si presenta. Come diceva Totò, un grande contributo l’ha dato il servizio militare, ma una grande componente è data dall’atmosfera e dall’ossigeno che si respira nel nostro territorio.
Ecco allora venire incontro agli abitanti del luogo, ma anche alle persone che vivono fuori confine e che desiderano avere anch’essi l’allure del Cuneese, “l’Aria di Cuneo, l’aria dell’Uomo di Mondo”. Imbottigliata in una pratica con­fezione tascabile e caricata con l’ossigeno reperito nei punti più caratteristici di Cu­neo, come piazza Galimberti, il parco della Resistenza, ma soprattutto il giardino prospiciente la caserma Vian, viene in soccorso all’abitante della Granda che, per un soggiorno particolarmente lungo, viene privato dell’aria di casa e vuo­le ristabilire la sua cuneesità. Può essere assunta in qualsiasi momento, sia da grandi che bambini senza alcuna controindicazione.
Nel caso si respirasse tutta la confezione in una volta sola, potrebbe dare una momentanea sovraeccitazione che viene neutralizzata distendendosi beatamente per alcuni minuti in un prato verde. Per ricaricare la confezione occorre inoltrarsi nei confini della Granda, stappare la bottiglia e attendere alcuni minuti, possibilmente controvento. Il prodotto è assolutamente ecologico e riciclabile all’infinito. Sarà reperibile al banchetto delle vidimazioni tessere durante l’adunata, diversamente presso l’Ottica Casa­ti in via Goffredo Mameli, 4/Bis a Cuneo – telefono 0171 693114.