Cherasco, Emanuele Luzzati tra Fiaba e Fantasia in mostra fino al 23 febbraio 2025

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Sabato 9 novembre a Cherasco, nelle sale di Palazzo Salmatoris (via Vittorio Emanuele, 29), si inaugura l’esposizione intitolata “Emanuele Luzzati tra Fiaba e Fantasia”, che resterà aperta sino al 23 febbraio 2025.
La mostra, curata da Cinzia Tesio e Rino Tacchella e realizzata dalla Città di Cherasco in collaborazione con l’associazione Cherasco Eventi, vuol essere un omaggio all’artista attraverso una carrellata di oltre 80 opere realizzate nei differenti settori in cui si è espresso utilizzando diverse tecniche.

Presentare Emanuele Luzzati (Genova, 1921 – 2007) è indubbiamente immediato e diretto; il problema è da dove e con quale attività cominciare. È stato un abile scenografo e costumista teatrale, ha illustrato libri per bambini e non solo, anche storie per adulti, ha scritto delle favole, con regolarità ha prodotto opere in ceramica, sculture e pannelli di grandi dimensioni, ha progettato e prodotto film d’animazione, ha progettato e decorato interni di abitazioni e di chiese, ha prodotto opere grafiche inventando una tecnica personalissima, ha realizzato reinventandoli graficamente i mezzari genovesi, i parei e gli arazzi grandi come pareti, ha ridisegnato interni di parchi per bimbi e adulti. E se tutto questo non bastasse, con il collage, una tecnica utilizzata per la prima volta da Braque e Picasso, il prolifico artista ligure ha realizzato delle opere personalissime e inconfondibili.

Nel Emanuele Luzzati 1972 espone alla Biennale di Venezia, e nel 1975 fonda, insieme a Tonino Conte e Aldo Trionfo, il Teatro della Tosse di Genova. Insieme a Giulio Gianini, ha creato i titoli di testa de “L’armata Brancaleone” e “Brancaleone alle Crociate” di Mario Monicelli, e realizzato vari film d’animazione, tra cui “La Gazza ladra” e “Pulcinella”, che gli valgono ben due nominations all’Oscar. Ha illustrato le fiabe italiane di Italo Calvino, nonché diversi testi e filastrocche di Gianni Rodari.

A Palazzo Salmatoris si potrà trovare una sezione di ceramica e scultura, dove sono raccolti dipinti su ceramica, pannelli e piatti, sculture ritagliate nel legno e sculture plasmate con l’argilla, bassorilievi in cui la ceramica è ritagliata come fosse ottenuta con il traforo oppure vasi inutilizzabili come tali perché bucati con porte o finestre da cui si affacciano i suoi personaggi.
Ci sarà poi una sezione dedicata al teatro, dove sono proposti progetti di scenografie disegnate o realizzate con sagome ritagliate e disposte secondo precise prospettive. Non mancheranno i costumi dei personaggi disegnati a pastello o costruiti con i collages e alcuni esempi di manifesti utilizzati per comunicare il titolo del lavoro teatrale, il luogo in cui si svolge e illustrati con una figura prelevata tra quelle che andranno in scena.
Le illustrazioni dei libri sono quasi tutte eseguite con la tecnica del collage utilizzata per l’abbigliamento del personaggio, mentre gli arti e il volto estremamente espressivo sono realizzati con pastelli a cera. Un metodo di lavoro che gli permette di avvalersi della sua innata capacità di costruire abiti con variopinti frammenti cartacei, mentre i volti dei personaggi sono ideati e disegnati secondo caratteristiche dettate e suscitate da una spontanea fisionomia che proviene da quanto il personaggio attuerà nel racconto.
Infine, si potranno ammirare i lavori grafici realizzati con la tecnica dell’acquaforte che hanno come caratteristica la lastra non quadrata o rettangolare, ma ritagliata secondo il profilo del personaggio.

Scrive nel catalogo la curatrice Cinzia Tesio: «L’arte di Emanuele Luzzati è creativa, fantasiosa e ricca di estro (…). Ha collaborato nel corso della sua carriera con registi, architetti, artisti e scrittori di fama internazionale. Artista in ogni settore dell’arte applicata, si è dedicato alla realizzazione di scene e costumi teatrali per alcune tra le più significative compagnie nazionali e internazionali, realizzando centinaia di scenografie per opere in prosa, lirica e danza. Luzzati è interprete di una cultura figurativa abile e colta, capace di usare con maestria ogni sorta di materiale: dalla terracotta allo smalto, dall’intreccio di lane per arazzi all’incisione su supporti diversi, ai collage di carte e tessuti composti per costruire bozzetti di scene, di costumi, di allestimenti navali. Il suo stile personalissimo, fantastico ed immediato definisce un ponte comunicativo con i bambini: aspetto che ha contribuito a rendere Luzzati uno tra gli artisti più significativi del nostro tempo».

Le opere in mostra provengono da collezioni private, dal Centro Studi del Teatro Stabile di Torino, dalla Galleria Il Bostrico di Albissola e dalla Galleria Il Vicolo di Genova