«Mondovì mai ferma giovani protagonisti della vita sociale»

L’assessore Alessandro Terreno: «Non siano più solo spettatori. Mo.Vì è un format vincente»

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Mondovì è una città per giovani. Ma non solo, è una città sempre in movimento con proposte sempre nuove. «Questo è quello che voglio – dice Alessandro Terreno, assessore alle Politiche Sociali del Comune da due anni e mezzo – e mi sento di poter dire, senza pensare di peccare di orgoglio, che è così. Abbiamo realizzato tante iniziative per i giovani ma soprattutto con i giovani». Quello su cui punta soprattutto l’assessore è l’inclusione: «Il mio obiettivo principale è quello di rendere i giovani protagonisti, non solo spettatori. Protagonisti di una società che deve essere anche a misura loro». Il pensiero di Terreno va agli anni, terribili, del Covid: «I ragazzi sono quelli che hanno sofferto di più, privati completamente della socialità, dello stare con amici e compagni, divertirsi insieme. Questo ha portato a gravi disturbi e problemi i cui effetti oggi si vedono. E sono preoccupanti». Terreno ha una lunga esperienza anche nella Consulta Giovanile: «Da cui ho percepito il disagio, forte, dei ragazzi. La consapevolezza di quanto poco le amministrazioni comunali pensino a loro nell’organizzare manifestazioni ed eventi. E di fare in modo che non siano solo spettatori degli eventi, ma protagonisti».
Ed è con questo spirito che l’estate scorsa è nato Mo.Vì: «Un progetto di cui sono molto soddisfatto – racconta Terreno -, un format vincente che riproporremo l’anno prossimo. Un enorme contenitore dei più grandi ma anche i più piccoli eventi che hanno come oggetto il protagonismo e l’attivismo giovanile. Abbiamo ospitato Tony Effe, Mida, Ernia e Bob Sinclair, il cui live si è svolto nello spettacolare Giardino del Belvedere di Mondovì. La rassegna è stata aperta con un grande ritorno, la competizione tra le band musicali delle scuole, un evento chiamato “Il suono delle scuole”. E nel 2025 questo appuntamento sarà ancora più importante. Proprio perché i giovani devono essere spettatori ma anche e soprattutto attori del loro divertimento e della voglia di stare insieme».
Un invito al divertimento. «Ma soprattutto – dice l’assessore – la ferma volontà da parte dell’amministrazione comunale di combattere il disagio giovanile attraverso il coinvolgimento e il protagonismo delle nuove generazioni. Un amalgama eterogeneo di concerti, attività ludiche e didattiche, feste, mostre e spettacoli pensati per i più giovani e realizzati, spesso, dai più giovani, per una comunità monregalese che intende guardare al futuro educando e dando spazio agli adulti di domani».
Senza fermarsi mai. Così lunedì scorso è stato presentato il programma di Ginitaly, festival nazionale del gin e del ginepro che vivrà una straordinaria anteprima sabato 7 e domenica 8 dicembre nel magico scenario di Piazza Maggiore e dei palazzi storici che ne fanno da cornice, nel contesto del già ricco calendario natalizio in cui sarà inserita questa attesissima manifestazione.
L’antico nome latino di Mon­dovì, Mons Vici, che indica il monte di Vico, fa subito intuire il legame con la montagna e perché sia stata scelta questa città ai piedi delle Alpi battute dai venti marini come location ideale per celebrare i distillati di ginepro. Sui monti che abbracciano Mondovì in un ecosistema unico, ricchissimo di specie animali e vegetali e caratterizzato da una biodiversità elevatissima, le piante di Ginepro crescono spontanee e abbondanti sulle pendici rocciose in terreni talora appena sufficienti per mettere piccole radici e, nonostante debbano combattere duramente per sopravvivere, sviluppano caratteristiche uniche di profumo e colore, un concentrato di oli essenziali straordinari grazie all’influenza del vicino Mar Mediterraneo. All’inizio del Novecento il Gin era commercializzato con il nome di «Distillato di Ginepro secco». Numerosi documenti storici attestano che la distillazione delle bacche di Ginepro fosse praticata in queste valli fin dalla fine dell’Ottocento. Le bacche venivano raccolte rigorosamente a mano dai montanari lungo i pascoli alpini, essiccate in altitudine e poi portate a valle per la distillazione.
Una manifestazione da vivere anche da giovani e famiglie. «Una città circondata dalle montagne che da sempre beneficia della sua biodiversità unica, e oggi è rivolta alla promozione della sostenibilità e tutela ambientale – spiega Terreno – da qui, dunque, la scelta, come amministrazione comunale, di provare a divenire un punto di riferimento per la conoscenza e la valorizzazione dei distillati di ginepro. L’anteprima di Ginitaly del prossimo 7 e 8 dicembre, insomma, come opportunità di approfondimento dedicata agli appassionati, ma anche come momento di festa per il pubblico giovanile oltre che di aggregazione per le famiglie, alla luce del variegato programma di “Un Natale da Fiaba” a fianco del quale sarà inserita la manifestazione».