Con il voto favorevole della I e II Commissione del Consiglio regionale riunite in sede legislativa, la Regione Piemonte ha rivisto negli scorsi giorni le regole sul recupero dei sottotetti e sulle variazioni essenziali al progetto approvato. L’intervento normativo è nato in risposta alla recente sentenza della Corte Costituzionale, che nello scorso mese di luglio aveva cassato parzialmente la legge regionale 7/2022, impedendo difatti la trasformazione dei sottotetti in abitazioni. Preso atto della situazione, sin dall’estate la Regione – guidata dal presidente Alberto Cirio – ha messo in campo azioni concrete per consentire una rapida risposta alla problematica, arrivando quindi ad approvare il provvedimento di urgenza varato dall’assessore all’Urbanistica Marco Gallo. Denominato “Legge regionale 7 novembre 2024 N. 25”, l’intervento normativo di emergenza determina due sostanziali novità.
La prima è, come detto, relativa al recupero dei sottotetti: esso è consentito, purché esistente e legittimo alla data del 31 dicembre 2023, a condizione di mantenere le altezze di colmo e le pendenze del tetto, potendo comunque intervenire su eventuali incrementi consentiti dallo strumento urbanistico comunale ed eventuali interventi di miglioramento energetico e di adeguamento sismico. L’altra è la chiara definizione del limite delle “variazioni essenziali”: esse scattano con il superamento del 20% dei parametri di altezza, superficie lorda o del volume e si verificano con il superamento del 10% dei parametri urbanistico-edilizi.
In questo modo si stima che la nuova norma regionale potrà sbloccare migliaia di pratiche che giacciono negli Uffici comunali e sui tavoli dei professionisti.
Proprio per questo motivo, sull’importanza della misura, si è espresso il Presidente del Collegio dei Geometri della Provincia di Cuneo e del Comitato Regionale Piemonte, Carlo Cane: «Gli Ordini e Collegi Professionali piemontesi, anche tramite la Rete Professioni Tecniche Piemonte, si sono attivati sin da subito a fianco della Regione, per ausiliare i nostri rappresentanti nelle istituzioni al fine di giungere celermente a questo primo atto al quale seguiranno gli altri auspicati per la primavera 2025. Siamo inoltre ancora in attesa che il Ministero intervenga con circolari e/o modifiche normative alla Legge 105/2024 “Salva Casa” per porre rimedio alle criticità che ancora si riscontrano e che oggi impediscono di attuarla in modalità certa e fruibile rispetto agli obiettivi che il Governo si era prestabilito».
Anche in vista degli ulteriori sviluppi in arrivo per la primavera, poi, il presidente Cane ha così concluso: «Gli interventi migliorativi già programmati dalla Regione e quelli attesi a livello nazionale risultano oggi indispensabili a salvaguardare il principale “bene rifugio” degli italiani, rappresentato dalla casa; come Geometri, insieme alle altre categorie professionali, restiamo al fianco dei Comuni e degli Enti Sovraordinati per consentire celermente un miglioramento e una reale semplificazione normativa nel settore dell’ Edilizia».
Articolo a cura di Domenico Abbondandolo