Dal 2023, il parco all’inglese del Castello di Monticello d’Alba è stato protagonista di interventi di restauro, riqualificazione e valorizzazione, finanziati dal Piano Nazionale Ripresa Resilienza – Pnrr “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”. Il maniero è da sette secoli faro del territorio del Roero, Patrimonio Unesco dal 2014, ed è una delle costruzioni medievali più imponenti e meglio conservate del Piemonte.
I lavori di progettazione sono iniziati il 9 novembre 2022 con l’obiettivo di riproporre i caratteri stilistici del giardino all’inglese come la componente arborea, l’uso dell’acqua e dei sistemi idrici, il sistema dei percorsi, focalizzandosi sull’intenzione di recuperare e valorizzare il parco riportandolo a ciò che Xavier Kurten aveva progettato nel 1827, poi messo in opera dal giardiniere Giuseppe Mina sotto la guida di Marcellino Roda.
Sono molteplici i progettisti che si sono susseguiti nella realizzazione della progettualità, tra questi l’architetto Marialuce Reyneri di Lagnasco e l’Agronomo Stefano Fioravanzo che si sono occupati rispettivamente della progettazione architettonico-paesaggistica e di quella agronomica-forestale del parco.
Domenica 24 novembre, in occasione della Festa dell’Albero, promossa da Legambiente, è stato tagliato il nastro del rinnovato Parco romantico all’inglese del suggestivo Castello di Monticello d’Alba alla presenza di tante autorità e del conte Aimone Roero di Monticello che non ha mancato di sottolineare: «La grandissima fortuna del Castello di Monticello è di essere stato curato prima, amato poi, senza soluzione di continuità dal 1370 ai giorni nostri, attraversando, sostanzialmente indenne, una considerevole fetta di tempo».
Nell’occasione, le guide naturalistiche del Parco hanno offerto visite guidate insieme a dame, cavalieri e nobili figuranti dell’Associazione Culturale “Le vie del tempo” attraverso tre percorsi ad anello completati da 30 QR code informativi. Antichi personaggi hanno colorato il giardino con abiti d’epoca, accompagnando i visitatori in un’esperienza immersiva.
Contestualmente, è stata inaugurata la mostra fotografica “Un sogno ritrovato” con foto del parco prima e dopo l’intervento: le foto del parco rinnovato sono firmate da Dario Fusaro, fotografo professionista specializzato in garden photography. La mostra rimarrà allestita fino a marzo 2025 e sarà visitabile durante le aperture ordinarie del castello.
Tornando al parco, per quanto riguarda la componente vegetale del giardino, sono stati abbattuti alcuni alberi e arbusti che sono stati sostituiti con nuovi elementi vegetali (alberi, arbusti ed erbacee), nuovi tappeti erbosi e con una nuova componente produttiva, attraverso la creazione di orti, frutteti e vigneti. Dal punto di vista della componente impiantistica dell’area, sono in corso i lavori di restauro degli impianti idraulici di interesse storico attualmente presenti nella zona, che vedranno la realizzazione di un impianto di irrigazione e d’illuminazione. Sono stati inoltre restaurati i paramenti murari in cotto, così come gli elementi in pietra e gli intonaci delle cisterne e delle peschiere già presenti nel parco. Si è inoltre ripristinato il sistema di percorsi e di sentieri all’interno del parco. Il supporto dell’Orto Botanico di Torino, nella figura della direttrice M. Consolata Siniscalco, è stato fondamentale per la scelta delle componenti floreali per le aree verdi del parco che privilegeranno le specie autoctone del Roero mantenendo il più possibile la naturalità dell’ambiente.
Sono in procinto di finalizzazione i lavori per la creazione dell’orto didattico all’interno del parco, la cui progettazione è stata seguita dalla professoressa Silvana Nicola e Paola Gullino del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali ed Alimentari dell’Università degli Studi di Torino, analizzando i reperti archivistici e storici relativi alle specie orticole, frutticole e aromatiche coltivate nell’Ottocento al fine di creare un orto didattico ed educativo come esempio di biodiversità cultivarietale e capace di collezionare semi antichi nell’ottica di mantenere e custodire materiali di inestimabile valore. Inoltre, è stato progettato un frutteto e già realizzato un uliveto per valorizzare la componente produttiva già presente nell’antico parco all’inglese del castello.
L’Associazione Turismo in Langa ha portato a termine la promozione e divulgazione del progetto, attraverso l’organizzazione di molteplici eventi nel parco e nel Castello di Monticello d’Alba, gratuiti e aperti ad un pubblico che vuole vivere esperienze del parco e visionare gli sviluppi della riqualificazione.
Elio Stona