Si è tenuta domenica 24 novembre Monforte d’Alba una prima rendicontazione dell’ultimo progetto di economia circolare dell’Associazione L’Anello Forte – realizzato con il sostegno della Fondazione CRC nell’ambito del bando “Percorsi di sostenibilità. Misura 2”.
Promosso a inizio 2024 come “L’ANELLO (MON)FORTE” e nato come fase “pilota” da portare poi su larga scala su un ambito territoriale più ampio, si è focalizzato sulle opportunità di riciclo dei liner attraverso un processo innovativo di recupero finalizzato alla reimmissione sul mercato della carta riciclata e delle componenti siliconate in collaborazione con aziende del settore ambientale. Partner tecnico dell’iniziativa per la raccolta, il conferimento e il trasporto dei materiali è Bra Servizi – Gruppo Piumatti. La fase “pilota” del progetto ha coinvolto le cantine del Comune di Monforte d’Alba: hanno risposto positivamente in 31, che nei 6 mesi della sperimentazione (da maggio a novembre 2024) hanno raccolto complessivamente 2 tonnellate di liner, conservandolo nelle apposite cartonbox che erano state appositamente distribuite e poi ritirare da Bra Servizi nei giorni 11 e 12 novembre scorsi. La Fondazione CRC ha riconosciuto la validità del concept del progetto, ribattezzato RICIC.LINER, rinnovando il proprio contributo per l’anno 2025, per portarlo a un upgrade con il coinvolgimento delle Cantine dell’intera area del disciplinare del Barolo Docg. I prossimi passi prevedono quindi una serie di incontri informativi, con l’aiuto delle Associazioni di settore, delle Enoteche, delle Cantine Sociali e dei Consorzi, per entrare in contatto con tutte le cantine e i produttori dell’area designata. Un incontro aperto a tutti è previsto giovedì 30 gennaio 2025 – durante la quale occasione verrà rendicontata con completezza anche la prima fase del progetto – e altri ne seguiranno, nei singoli Comuni. Ogni dettaglio del progetto sarà illustrato ampiamente sul sito www.lanelloforte.it e, passo passo, sui canali social dell’associazione, www.facebook.com/lanelloforte.Monforte, www.instagram.com/lanelloforte/, https://www.linkedin.com/company/102211253 Per altre informazioni, [email protected] L’Anello Forte, titolare del progetto, è l’Associazione fondata nel 2021 da un gruppo di donne -imprenditrici legate al mondo del vino- nel Comune di Monforte d’Alba, sito nella provincia di Cuneo. Attualmente, conta 13 socie. La presidente Laura Clerico ricorda la genesi del gruppo: “L’Anello Forte non è nata in un giorno. Oggi siamo tredici socie, tredici donne legate al mondo del vino con l’obiettivo forte di portare un cambiamento. A innescare questa scintilla è stata Maria Bianucci, giornalista originaria di varese che ci ha stimolato a pensare al ruolo della donna in Langa e nella viticoltura, anche un convegno da lei ideato, “L’altra metà d’la crota”, a Monforte nel 2018. Al ruolo subalterno della donna nell’azienda agricola di Langa a opposto la visione del contribuito decisivo alla crescita e al successo delle aziende agricole delle Langhe e ha ispirato a pensarci in un ruolo proattivo. Da queste riflessioni e da forti temi ambientali per cui Maria combatteva è nata l’associazione, formalizzata nel 2021. L’Anello Forte non contiene in sé, o comunque non solo, l’intenzione di fare sentire una voce nuova, ma anche di parlare di temi nuovi, principalmente il rispetto della terra e una nuova idea di fare economia del vino, che possa muoversi verso un’economia circolare e il reimpiego di materie di scarto. Alla base, come nel nome scelto per l’associazione, c’è quella memoria contadina che non ha mai sprecato nulla. Maria ci ha lasciate nel 2022: il suo entusiasmo contagioso, che ci ha aiutato a maturare una coscienza ecologica, oggi ci sprona a portare avanti progetti ambientali per il futuro della comunità”. L’ambizioso scopo di questa unione di produttrici e lavoratrici è quello di promuovere la cultura della rigenerazione degli scarti, organici e non, della filiera vitivinicola, per poi immetterli nuovamente nella stessa in un’ottica di economia circolare. Questo, nel rispetto della tradizione contadina del “non sprecare nulla”: da qui, il richiamo alle figure femminili descritte da Nuto Revelli nell’omonima raccolta di testimonianze da lui redatte nel 1985, cui il nome dell’associazione è ispirato. Tra i propri scopi statutari l’Associazione ha individuato i seguenti obiettivi: · il riciclo degli scarti, organici e non, della filiera vitivinicola; · l’immissione dei prodotti di seconda vita nella stessa filiera oppure sul mercato o anche come gadget cui affidare il messaggio di sostenibilità ambientale; · il riciclo di tutti i rifiuti, allargando il progetto all’intera comunità e ai “paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato” che fanno parte dei siti Unesco. Ciò prevede il coinvolgimento delle Istituzioni, delle Associazioni culturali e sociali, dei cittadini, degli operatori turistici e di chiunque operi sul territorio; · la creazione di un format esportabile in altri territori sia in Italia che all’estero. Quello della sostenibilità è un obiettivo di fondamentale importanza per il territorio cuneese in un momento di forte innovazione dei propri processi produttivi, in un’ottica di sempre maggiore rispetto dell’ambiente e della biodiversità. L’Associazione, in collaborazione con docenti universitari, tecnici qualificati ed aziende leader nel settore ambientale, ha affrontato la complessità dell’economia circolare legata al vino effettuando analisi economiche, geografiche, morfologiche e culturali del territorio e individuando aree di opportunità e sviluppo: le criticità maggiori sono legate alla presenza di alcuni rifiuti non riciclabili, attualmente destinati allo smaltimento in discarica. “In collaborazione con FAG, azienda di packaging di Dogliani, e OSSON, che si occupa di recuperi dei materiali, abbiamo realizzato delle scatole per il trasporto del vino con cartone 100% riciclato dalle nostre colline, capaci e trasmettere il messaggio dell’Anello Forte – ha spiegato la presidente Laura Clerico- Insieme al comune di Monforte d’Alba si è creato un punto di raccolta per i tappi di sughero, che vengono conferiti alla comunità Artimestieri e destinati a una nuova vita nel settore edilizio. Con il progetto che stiamo presentando oggi, invece, ci concentriamo sul liner, la base delle etichette che vengono applicate sulla bottiglia finita”. In particolare, il progetto Ricic.Liner si sofferma sui liner di scarto post etichettatura non riciclabili con la carta comune. Il liner è il supporto siliconato delle etichette autoadesive: la macchina etichettatrice delle bottiglie srotola la bobina e al termine dell’operazione resta il rotolo di carta siliconata (liner). Si tratta di un rifiuto ‘speciale’ solitamente destinato alla discarica o alla termovalorizzazione. Dai dati disponibili è emerso come l’invio in discarica non sia più sostenibile e risulti contrario sia allo spirito della regolamentazione Europea, che promuove l’economia circolare, sia alle aspettative dei consumatori finali del vino. |