Acqua e Terra: la grande alluvione del Piemonte diventa un film

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La Stuffilm Creativeye ha realizzato un film attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti dell’epoca

Martedì 4 novembre 2014 – 16.30

La Stuffilm Creativeye per celebrare i 20 anni dall’alluvione del 1994 ha realizzato il documentario “Acqua e Terra”. Un film che ripercorre i fatti del 5 e
6 novembre attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti dell’epoca. I sindaci, gli alluvionati, i volontari, i soccorritori, l’esercito, i giornalisti, questi i protagonisti che raccontano l’alluvione del Tanaro e dei suoi affluenti. Domani ad Alba alle 21 in San Giuseppe, l’anteprima nazionale.

Partendo da Garessio seguendo l’asta del fiume e passando da Clavesana, Bastia, Pollenzo, Alba, Asti, Alessandria, per poi spostarsi sul Belbo andando a Santo Stefano e Canelli. Un racconto di 52 minuti lungo tutti i 180 km alluvionati per capire che cosa è stata questa tragedia.

 

“Acqua e Terra” vuole anche essere il giusto tributo per tutti coloro che si prodigarono durante e dopo l’inondazione portando un segno tangibile nella storia del nostro Paese. Da qui è nata la moderna Protezione Civile, da qui si è partiti per una nuova cultura territoriale. Il film vuole essere un mezzo per
ricordare il passato ma anche per insegnare cosa vuol dire vivere accanto ad un fiume come il Tanaro.

“Acqua e Terra” è un progetto che non ha voluto usufruire di alcun sostegno economico nè pubblico nè privato. Questo è il contributo che la Stuffilm ha
voluto lasciare alla sua terra. Acqua e Terra è un film prodotto e diretto da Federico Moznich, che così racconta il progetto: “Nel ’94 facevo il liceo, Cocito di Alba. ricordo che ci si organizzava con i pullman della Satti per “scendere” ognuno dal suo paese verso Alba, l’idea è nata dal fatto che nessuno aveva ancora dato voce a chi in quei giorni diede anima e corpo, i sindaci, i volontari, i soccorritori e da li è nato il film“.

La consapevolezza della terra e del rispetto che le dobbiamo viene dal vissuto individuale e collettivo: “Di cognome faccio Moznich, mio padre è nato in una piccola valle dall’alto udinese; nel ’76 il terremoto distrusse tutto, oggi da quelle parti anche i bambini sanno come comportarsi perché sanno che potrà accadere nuovamente, in più di 30 anni si sono organizzati e hanno preso coscienza di un problema che terrà compagnia alle loro vite per sempre. Noi dobbiamo fare nello stesso modo, partire dall’informazione, non solo ogni 10 anni ma sempre quotidianamente, perché il fiume è sempre li, a differenza di un terremoto, che non è prevedibile, con l’acqua si possono fare molte cose, i primi siamo noi a dover informarci e difendere la nostra terra, poco c’entrano i politici, quelli vengono dopo, siamo noi che dobbiamo sapere come comportarci”.

 

Di seguito il calendario delle proiezioni e degli incontri:
3 novembre – Clavesana (incontro con la Produzione)
5 novembre – Alba (anteprima nazionale promossa da Proteggere Insieme)
6 novembre – Monchiero (proiezione in collaborazione con il Comune)
8 novembre – Garessio (proiezione in collaborazione con Proloco Garessio)
11 novembre – Canelli (proiezione in collaborazione con Lions Nizza-Canelli)
5 dicembre – Melendugno (Le) Festival Lo Sguardo d’Omero.

 

sv