Si chiama Virgil e permetterà di fruire il museo da un punto di vista particolare
Martedì 11 novembre 2014 – 11.15
Un momento importante quello che ieri ha visto Racconigi e il suo castello, protagonista di un nuovo modo di fare rete e fare museo. Il robot Virgin ha infatti fatto la sua prima uscita ufficiale, guidato da una guida attraverso un i-pad, ha portato agli ospiti presenti le immagini di una sala poco visitata del Castello, mostrando tutte le possibilità di questa nuova tecnologia.
Il progetto di cloud robotics, per la valorizzazione dei Beni Culturali è frutto della collaborazione tra Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, Associazione “Le Terre dei Savoia” e Telecom Italia.
Il Soprintendente per i Beni Architettonici e paesaggistici per le province di Torino, Asti, Cuneo, Biella e Vercelli, Luca Rinaldi ha ribadito il ruolo fondamentale di questo tipo di tecnologia, capace di affiancare e non sostituire, la grande professionalità delle guide e di mostrare quei luoghi di ogni sito turistico che non sempre possono essere fruibili.
“Frutto di una politica di Rete, prima territoriale, ora anche digitale, come da sempre nell’idea di Terre di Savoia – ha sottolineato il presidente dell’Associazione Giovanni Quaglia – è anche una grande possibilità per la valorizzazione reale del territorio in Europa“.
il sindaco di Racconigi, Gianpiero Brunetti, non ha nascosto la soddisfazione di vedere la sperimentazione partire proprio dal Castello di Racconigi, primo sito interessato, mentre già si pensa al futuro del progetto e si guarda a Legnasco.
Gabriele Elia, Direttore Open Innovation Research di Telecom Italia, ha esaminato i cambiamenti in atto nelle abitudini di tutti noi, sempre più connessi attraverso la rete e gli smartphone e sempre più esigenti da un punto di vista comunicativo e di conoscenza immediata, anche dei luoghi. Mentre per l’Ad di Terre di Savoia, Umberto Pecchini, questo progetto potrebbe in futuro essere veicolato anche in altre realtà territoriali, non solo museali, aprendo la porta a nuovi scenari e a nuovi modi di fare impresa.
Infine il piccolo Virgin, illustrato dalle parole di Marco Gaspardone (Responsabile Joint Open Lab Telecom Italia – Cloud Robotic) ha fatto il suo ingresso in sala e tutti hanno potuto ammirare anche l’aspetto relativo al design, ampiamente spiegato da Claudio Germak, professore ordinario del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, che mira a rendere il piccolo gioiello anche attento allo stile del luogo in cui si muove, assolvendo appieno ai suoi tre compiti: attenzione alle persone, al territorio, e ai narratori di cultura, ovvero le guide.
sv
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