Lunedì 1 dicembre 2014 – Ore 10.00 – Una partita disumana, giocata in condizioni climatiche e territoriali pessime. Questa la lettura di Bra-Chieri 0-2, valida per la quindicesima giornata di Serie D, condivisa da tutti gli addetti ai lavori, dallo staff braidese a quello degli ospiti.
Il primo a presentarsi ai microfoni nella sala stampa dell’ “Attilio Bravi” è il direttore sportivo giallorosso Bruno Cavallo, che si esprime con grande chiarezza: “Sia la nostra società che quella ospite era favorevole ad un rinvio dell’incontro, vista l’impraticabilità effettiva del terreno di gioco. Non è stata questa la scelta fatta dal direttore di gara, purtroppo: a pagare è stato lo spettacolo, assolutamente inesistente. Una decisione di altro tipo avrebbe permesso di disputare la gara in altre condizioni, consentendo così alle squadre, forse, di esprimere un altro tipo di gioco e di rendere più interessante il match”.
Dello stesso avviso il tecnico braidese Massimo Gardano, che parla chiaramente di “non calcio”, quello visto nella sfida del “Bravi”. “Non c’è stato molto di riconducibile ad un evento prettamente sportivo e c’è poco da commentare. Probabilmente si sarebbe dovuto fare una scelta diversa, ma non mi permetto di giudicare l’operato del direttore di gara, visto che non ne ho i mezzi. Di certo, e questo è l’unico appunto che posso fare, non è questa la strada giusta per poter migliorare il calcio: in determinati contesti servirebbe più educazione per consentire una maggiore collaborazione tra le parti e permettere di optare per soluzioni più congrue”.
Un’ultima battuta sulla situazione della propria squadra, che ha rotto una serie di tredici risultati utili consecutivi, con una sconfitta sotto il diluvio: “Firmerei per non perdere nuovamente per tredici partite consecutivi. Naturalmente, c’è rammarico per una sconfitta nata da un’ingenuità di Diouf, ma sapevamo che l’incontro si sarebbe potuto sbloccare solo così. È una tappa che ci può stare: ripartiamo dalle ottime fatte fin qui sin dalla prossima sfida”.
Un mix di gioia ed amarezza, invece, nelle parole di Giovanni Zichella, mister del Chieri: “Senza sembrare bugiardo, io stesso avevo detto che la partita non si sarebbe dovuta giocare: il clima di oggi ha impedito alle squadre, in particolar modo alla nostra, di poter esprimere gioco divertendo il pubblico. Detto questo, è altrettanto giusto ammettere che l’abilità di una squadra sta nel saper leggere la situazione che si viene a creare in campo e noi oggi siamo stati bravissimi in quest’aspetto. Abbiamo capito subito che oggi più che una partita a calcio si trattava di una battaglia alla conquista di yard, in stile rugby, e siamo stati abili a giocare sfruttando i lanci lunghi, favoriti poi da una loro indecisione”.
Parla, infine, anche Franco Semioli, che ha centrato il secondo gol consecutivo (e stagionale), decidendo la sfida in favore del Chieri, con il rigore dell’1-0: “Oggi, il campo era pessimo per entrambe le squadre, ma questo è il calcio. Credo che nei 90’ si sia vista un’unica squadra in campo, il Chieri, brava a gestire a tratti il pallone e a sfruttare le occasioni avute. La mia condizione? Sto iniziando ad essere in forma e fortunatamente in questa fase riesco pure a segnare. Di questo passo, potremo arrivare lontano”.
Carlo Cerutti