Dopo la manifestazione del 23 dicembre e l’allestimento di un presidio stabile dei lavoratori sotto il palazzo della Provincia a Cuneo, continua la mobilitazione dei lavoratori dell’ente locale contro la riforma e la legge di stabilità che prevede tagli indiscriminati a risorse e personale dipendente, con il rischio di chiusura di tutti i servizi della Provincia.
Giovedì 22 gennaio si è svolta, in contemporanea con le altre Province italiane, una nuova assemblea dei lavoratori a cui è seguito un presidio davanti la Prefettura e la consegna di un nuovo documento di protesta al vice prefetto Bambagiotti. All’assemblea ha partecipato anche il presidente Federico Borgna, oltre ai rappresentanti sindacali della Rsu aziendale.
Borgna ha riferito dell’incontro avvenuto la settimana scorsa a Roma con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, da cui ha riportato un’impressione non così negativa. “Ho fatto domande precise sul futuro dell’ente e soprattutto sul destino dei servizi fin qui svolti e, di conseguenza, dei dipendenti provinciali – ha detto Borgna – ed ho capito che siamo nel corso di una fase di riorganizzazione istituzionale che prevede un passaggio di funzioni con, in teoria, le sufficienti risorse. Il problema riguarda il ruolo delle Regioni che a fronte di un ripassaggio delle funzioni dalla Regioni stesse alle Province dovrebbero trasferire i relativi finanziamenti per farvi fronte. Ma su questo aspetto occorre ancora chiarezza”.
E’ stata quindi consegnata una lettera al Prefetto, in cui si chiede, tra le altre: la costituzione di un apposito fondo a garanzia della copertura finanziaria per il periodo necessario alla definizione delle procedure di trasferimento del personale determinato in base al costo del personale con qualifica e profilo professionale; che per il personale dei centri per l’impiego e della vigilanza faunistica, come da accordo Stato Regioni, la relativa spesa del personale sia scorporata dalla quella soggetta al risparmio forzoso imposto alle Province dalla legge di stabilità (13.600.000 euro a valere per l’anno 2015 per la Provincia di Cuneo); l’effettivo finanziamento da parte dello Stato e delle Regioni dei costi dei servizi svolti per loro conto da parte delle Province fino alla definitiva attribuzione agli enti subentranti.